«Manutenzioni, dolori per l’amministrazione» La “lista nera” di Romanelli (Pd)

SANT'ELPIDIO A MARE - Il consigliere comunale dem fa la lista delle situazioni da attenzionare: «Una incuria generalizzata dato che nel calderone finiscono anche gli spazi verdi attrezzati di competenza del Comune, e per fortuna altri sono stati dati in passato in gestione alle associazioni, e soprattutto, come nel recente caso di topi e serpenti, anche le scuole»

Il consigliere Mirco Romanelli

«Le manutenzioni sono gioie e dolori di una amministrazione comunale ma a Sant’Elpidio a Mare sono soprattutto dolori». Sono subito chiari il tenore e l’oggetto della critica del consigliere comunale di minoranza, Mirco Romanelli (Pd).

«A seguito delle ultime piogge sono peggiorate le condizioni delle strade comunale già malmesse da tempo. Si sono aperte buche che rendono difficile e pericoloso il transito delle auto come in via Otto Marzo e in via Santa Lucia, oltretutto i proprietari si vedono costretti – stigmatizza il consigliere dem – a richiedere il risarcimento dei danni all’assicurazione del Comune e quando va bene con tempi lunghi per la liquidazione. Per non parlare di situazioni già note come via San Giuseppe e strada Fonte Lebrige, quest’ultima peggiorata ulteriormente da ottobre quando in consiglio comunale l’amministrazione ci aveva assicurato che questa strada sarebbe stata oggetto di un intervento serio. Invece sono state chiuse alcune buche mentre si avrebbe bisogno di sistemare il manto stradale diventato una schiena d’asino percorribile solo da fuoristrada. Infine sarebbe ora di pensare di portare l’illuminazione pubblica anche in  questa strada». 

Ma non finisce qui: «In stato di abbandono anche il cimitero capoluogo dove – incalza l’esponente dem – le infiltrazioni d’acqua hanno fatto cadere pezzi di intonaco di vari specchi che rendono pericoloso la visita ai cario defunti, oltre a cancelli che non si chiudono, fari spenti, fontanelle chiuse e otturate, siepi ed aiuole secche e non curate. Cimitero capoluogo che avrebbe bisogno di nuovi loculi o di recuperare quelli della parte storica vista la scarsità e visto che quelli realizzati dalla precedente amministrazione sono praticamente finiti. Una incuria generalizzata dato che nel calderone finiscono anche gli spazi verdi attrezzati di competenza del Comune, e per fortuna altri sono stati dati in passato in gestione alle associazioni, e soprattutto, come nel recente caso di topi e serpenti, anche le scuole». 

 


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