Estorsione, assolto perché estraneo ai fatti. «Finisce il calvario del mio assistito» è il commento dell’avvocato Danilo Mascitti.
Oggi, infatti, si è tenuta l’udienza dinanzi al Tribunale monocratico, presieduto dalla dottoressa Di Gerio. L’imputato, assistito dall’avvocato Mascitti, infatti, è stato chiamato a rispondere di concorso in estorsione ai danni di un noto commercialista elpidiense (si era parlato, all’epoca della denuncia, nel giugno dello scorso anno, di un “cavallo di ritorno” su un computer Apple) insieme a un altro imputato per lo stesso reato.
Ma, a seguito dell’audizione della persona offesa e di un teste chiave, è emerso quanto dall’imputato sempre dichiarato, sin dall’interrogatorio di garanzia, ovvero l’estraneità ai fatti.
«Dopo dieci mesi di calvario giudiziario per l’imputato, che ha passato un mese in carcere e cinque ai domiciliari, il Tribunale ha accolto la nostra tesi difensiva, ovvero che il mio cliente non avesse avuto una condotta agevolatrice, in senso giuridico, propria del concorso con l’altro imputato, nel reato di estorsione, ma che ha agito per soli fini di gratitudine e solidarietà verso la persona offesa». Anche il Tribunale del riesame aveva negato la revoca degli arresti domiciliari.
«Considero l’assoluzione non una vittoria mia o del mio assistito, ma della giustizia, che ha saputo, seppur tardivamente, ricostruire effettivamente la vicenda storica. Questa sentenza permetterà all’imputato di riabilitarsi da un’accusa grave ed infamante».
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