facebook twitter rss

Sanità, Cesetti torna alla carica: «Saltamartini ha perso il controllo del sistema, gli va revocata la delega»

IL CONSIGLIERE regionale Pd: «Al presidente Acquaroli non resta che assumersi la piena responsabilità di serrare i ranghi e adottare quei provvedimenti urgentissimi capaci di restituire funzionalità alla struttura sanitaria regionale. Se il presidente continuerà a voltarsi altrove, distratto come sempre dalle sirene romane, ne dovrà rispondere personalmente ai cittadini».

«Le dimissioni a distanza di pochi giorni della direttrice generale della Ast 1 di Pesaro Nadia Storti e del direttore facente funzione Edoardo Berselli dimostrano un fatto semplice e al tempo stesso drammatico: l’assessore Filippo Saltamartini ha perso totalmente il controllo del sistema sanitario regionale. Tanto è vero che le uscite anticipate di queste due prestigiose figure della sanità pubblica marchigiana sono solo le ultime in ordine di tempo e seguono quelle di altri medici a capo di dipartimenti e servizi in ogni angolo della regione». A dirlo è il consigliere regionale del Partito Democratico Fabrizio Cesetti che incalza: «Il presidente Acquaroli e l’intero consiglio regionale non possono più ignorare questa situazione ormai al limite dell’irreversibile. Lo scorso dicembre, in occasione della lettera aperta alle istituzioni regionali con la quale undici direttori dei Dipartimenti clinico-assistenziali dell’azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche avevano denunciato la disastrosa situazione in cui versava l’ospedale di Torrette, presentai una mozione per impegnare proprio Acquaroli a togliere all’assessore Saltamartini la delega alla Sanità e avocarla a sé. Purtroppo quell’atto attende ancora di essere discusso, ma le sue ragioni non solo sono ancora valide, ma addirittura si sono rafforzate alla luce di quanto accaduto a Pesaro».

«Sollecito il presidente del consiglio Dino Latini – aggiunge Cesetti – a calendarizzare quanto prima la discussione intorno a questa proposta. Non è possibile che l’Assemblea resti inerte di fronte al disastro che si sta compiendo, peraltro già certificato in tempi non sospetti dai pesanti rilievi mossi dalla Corte dei Conti e dalla impietosa fotografia scattata alla fine del 2023 dal parere redatto dal Collegio dei Revisori dei Conti. La sanità marchigiana, tutt’altro che universale, è per pochi privilegiati, facoltosi, raccomandati e fortunati. È chiaro – conclude Cesetti – che Saltamartini non ha più la lucidità amministrativa necessaria a svolgere questo incarico. Pertanto il ritiro della delega alla Sanità diventa un atto necessario e non più rinviabile. E considerato che il sottosegretario Aldo Salvi, colui che doveva risollevare il sistema sanitario regionale, è praticamente scomparso un secondo dopo la sua nomina, al presidente Acquaroli non resta che assumersi la piena responsabilità di serrare i ranghi e adottare quei provvedimenti urgentissimi capaci di restituire funzionalità alla struttura sanitaria regionale. Se il presidente continuerà a voltarsi altrove, distratto come sempre dalle sirene romane, ne dovrà rispondere personalmente ai cittadini».


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




Gli articoli più letti