GROTTAZZOLINA – Il trionfo in gara 3 su Ravenna, ha concesso un’altra possibilità alla Yuasa Battery Grottazzolina, che ventiquattro anni dopo, torna a giocare una finale per approdare nell’olimpo della A1. Sono serviti oltre due decenni e la rinascita dalle ceneri della B2 per riportare il popolo grottese ad un passo dal quel sogno che si interruppe sul più bello nel 2000.
Allora a sedere sulla panchina della Videx Da.Mi Grottazzolina c’era coach Pietro Scarduzio, che condusse fino alla finale playoff poi persa con la Cosmogas Forlì, una squadra composta dai vari Patriarca, De Giorgi, Tomanoczy e gli altri, oltre ad un giovanissimo Mattia Minnoni, attuale assistente di coach Massimiliano Ortenzi,
“Sono molto contento per la squadra e la società di Grottazzolina. Hanno vissuto una stagione molto positiva, conducendo il campionato fin dall’inizio, anche con parecchi punti di distacco dalle inseguitrici, si può dire che i ragazzi stanno facendo una cavalcata stupenda. Sinceramente, non trovo neanche giusto che una squadra non salga direttamente di categoria dopo aver vinto il campionato, tra l’altro dominato come ha fatto Grottazzolina quest’anno. Spero che questo regolamento possa cambiare in futuro – racconta proprio coach Scarduzio – rispetto alla mia stagione, non vedo grandi similitudini. Certamente anche noi facemmo un bel percorso, restando forse un paio di settimane al comando, ma per il resto ce la giocammo con tutti senza però stradominare. Di sicuro quello che rispetto ad allora non cambierà, sarà il calore dei tifosi grottesi, sia in casa che in trasferta. Ricordo ancora che ci furono diversi pullman di supporters che ci seguirono a Forlì, dove fecero un gran rumore, molto più dei romagnoli”.
L’ambiente grottese resta ovviamente impresso nella memoria di Scarduzio, che fu ad un passo da scrivere la storia da queste parti, arrendendosi solo in gara 3 contro i romagnoli. Il tecnico emiliano augura dunque il meglio alla società, oltre a dare un solo ed unico consiglio a coach Massimiliano Ortenzi e a tutta la squadra.
“Non credo che Ortenzi abbia bisogno dei miei consigli, sta facendo bene ormai da diversi anni. Questa stagione anche di più. L’unica cosa che mi sento di dirgli, anche in maniera scaramantica, è quella di aspettare l’ultimo pallone prima di festeggiare. Nulla è scontato in una finale, quindi bisogna aspettare che tocchi terra l’ultima palla dell’ultima partita per poter, mi auguro, festeggiare e sappiamo bene perchè dico questo – confessa Scarduzio – detto questo, ovviamente mi auguro un bel successo per la società. Sicuramente giocarsi un’eventuale gara 3 in casa sarà un bel vantaggio, rispetto a noi che dovemmo giocare in trasferta. La promozione in A1 sarebbe il coronamento del duro e bel lavoro che sta facendo la società ormai da anni, con ambizione , ma anche con passi calibrati, senza andare oltre la gamba. Trascorrere diverse stagioni al vertice, dimostra la lungimiranza dei dirigenti grottesi, che hanno un attaccamento e un amore pazzesco per la squadra. I giocatori saranno eroi, ma passeranno come sempre, chi resta sempre sono i dirigenti ed i tifosi, che ogni giorno fanno sacrifici e sarebbe stupendo vederli ripagati con un successo così importante”.
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