Degrado, occupazioni abusive di appartamenti e spaccio. La Polizia è tornata a passare al setaccio Lido Tre Archi. Oggi pomeriggio, gli agenti della Questura di Fermo, insieme ai colleghi del Reparto Prevenzione Crimini di Pescara, ai carabinieri e alla guardia di finanza, con un servizio coordinato, e con in strada direttamente il vicario del questore, Ornella Lupo, sono tornati tra le strade e i palazzi di Lido Tre Archi. E ancora una volta hanno trovato una situazione di degrado assoluto.
I poliziotti, dopo aver ricevuto una segnalazione per l’occupazione abusiva, sono entrati nell’appartamento segnalato. E in effetti hanno trovato chiari segni del passaggio di qualche balordo che non si è fermato nemmeno dinanzi alla porta blindata. E non sarebbe nemmeno la prima volta che l’appartamento in questione finisce nella lista nera delle occupazioni abusive, come d’altronde una sfilza di case nel quartiere. I poliziotti lo hanno liberato. Ma se un proprietario non ci vive, diventa davvero una missione impossibile evitare l’occupazione. Non ci sono blindate o lastre di metallo che reggano per un fenomeno dilagante e difficilissimo da fronteggiare.
Ma non finisce certo qui. Controllate anche diverse auto nel quartiere. E trovarne di scoperte da assicurazione, sia tra quelle in transito che tra quelle parcheggiate, non è certo difficile. Alcune vetture sarebbero utilizzate dai malviventi anche per occultare della droga. Ecco perché i cani della cinofila sono così importanti, anche e soprattutto in questi casi. Fermati anche diversi automobilisti per controlli anche legati al codice della strada. E come se non bastasse c’è anche chi se ne sta tranquillamente tra gli androni a spacciare e, alla vista delle forze dell’ordine “scompare” per poi riapparire poco dopo, e a pochi metri di distanza. Anche in questo caso il reticolo labirintico di androni, sottoscala e cortili del quartiere “favorisce” lo spaccio. Insomma un ginepraio sul quale però le forze dell’ordine non hanno alcuna intenzione di tirare i remi in barca. E i controlli coordinati di oggi pomeriggio ne sono la riprova.
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