di Matteo Malaspina
Continua a tenere banco il tema sanità a Fermo, con gli amministratori comunali e regionali del Partito Democratico che in una conferenza stampa, stamattina, hanno ribadito il loro mal di pancia contro la giunta regionale e il sindaco Paolo Calcinaro.
Non è andata giù, soprattutto al consigliere regionale Cesetti, l’espressione, in replica al segretario comunale dem, Alessandro Iagatti, del primo cittadino fermano «il Pd ha governato per 25 anni» ”urlato” a mezzo social. Un refrain che Cesetti respinge al mittente facendo l’elenco delle cose finanziate, programmate e realizzate dai Dem. «Abbiamo messo 100 milioni di euro per il nuovo ospedale di primo livello a Campiglione, più 11 milioni per la viabilità. Abbiamo finanziato l’ospedale di Amandola, l’ospedale di comunità di Sant’Elpidio a Mare e Montegiorgio, ora in via di ristrutturazione con soldi stanziati da noi nel 2018, e i distretti di Petritoli, Porto San Giorgio e Montegranaro. Con una delibera firmata dalla giunta Ceriscioli abbiamo aumentato i posti letto dell’ospedale di Fermo, oltre ad aver realizzato il Terminal e il mercato coperto – dice Cesetti -. Ad oggi, questa giunta regionale ha solo avuto l’accortezza di fare propria la nostra programmazione e non ha messo un euro. Servono soldi per completare l’interno dell’ospedale: i 40 milioni che Acquaroli dice di destinare al nosocomio devono essere destinati in modo preciso nella posta di bilancio, non deve essere un capitolo generico perché altrimenti rischiamo che vengano tolti e spostati da un’altra parte. Quello che come Pd chiediamo è che l’Ast Fermo competa ad armi pare con le altre aziende regionali».
Il consigliere Pd torna sul documento votato all’unanimità dal consiglio comunale aperto di Fermo riguardo i bisogni della sanità fermana che, continua Cesetti, «Acquaroli ha fatto capire di non votare in consiglio regionale. Se non viene approvato, cosa sono venuti a fare? Un comizio? Sono state poste questioni difficili da non votare visto che il consiglio della regione Marche il 17 gennaio 2023 ha approvato una risoluzione all’unanimità che chiedeva esattamente quello che viene detto nel documento, ovvero una strategia per migliorare il modello organizzativo e adottare provvedimenti necessari per dare una soluzione ai problemi della sanità della provincia di Fermo».
E se Cesetti si concentra più sulla questione regionale, i consiglieri comunali attaccano frontalmente il sindaco Paolo Calcinaro. «Se c’è un documento votato all’unanimità e che rispecchia il cronoprogramma del comitato dei sindaci, non approvarlo in Regione è un offesa perché si delegittima un percorso istituzionale. Calcinaro dovrebbe sentirsi offeso da questo, non da noi. Tutti i consiglieri dovrebbero sentirsi presi in giro dalla Regione» dice il capogruppo Paolo Nicolai. «La sanità nel nostro territorio è peggiorata e cosa hanno fatto la Regione e il primo cittadino fermano per invertire questa rotta? Niente» commenta Sandro Vallasciani, a cui segue la dichiarazione di Pierluigi Malvatani: «Basta post populisti da parte del sindaco. Dia una risposta a tutti quei cittadini fermani che hanno difficoltà a livello ospedaliero».
«Abbiamo criticato Calcinaro perché è il sindaco di Fermo, il vicepresidente Anci e provinciale e fa parte di quelle persone che danno un parere sul piano socio sanitario regionale prima di essere varato – chiosa il segretario provinciale Luca Piermartiri -. Abbiamo visto in lui una forte timidezza nei confronti della giunta regionale ma non può trascurare i bisogni dei cittadini».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati