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Dalla tiroide all’ovaio policistico, il focus con l’endocrinologa Maria Cristina Magagnini

FERMO - Intervista su Radio Fm1 all'endocrinologa Maria Cristina Magagnini che ha illustrato, nel dettaglio, la sua specializzazione. La dottoressa visita all'Istituto Medico Palmatea (a Fermo in Contrada Marina Palmense, 97)
L'intervista all'endocrinologa Maria Cristina Magagnini

Maria Cristina Magagnini

Per il consueto appuntamento con la rubrica “Salute e benessere”, questa mattina ai microfoni di Radio Fm1, è stata intervistata l’endocrinologa Maria Cristina Magagnini. Di origini catanesi, la dottoressa, collaboratrice dell’Istituto Medico Palmatea (a Fermo in Contrada Marina Palmense, 97), nell’intervista condotta da Jessica Tidei, ha parlato del proprio ambito medico, l’endocrinologia appunto, di cosa si occupa e, dunque, di alcune patologie connesse a questa branca della medicina.

«L’endocrinologia – ha spiegato Maria Cristina Magagnini – è una branca della medicina abbastanza ampia che si occupa, possiamo dire in maniera semplicistica, delle ghiandole e degli ormoni. Il diabete, ad esempio, è una malattia di carattere endocrinologico connessa ad un’alterazione della funzionalità dell’insulina. Oppure, ancora, la tiroide e possiamo avere, in questi casi, delle patologie connesse ad un aumento o ad una riduzione della produzione degli ormoni. Si parla a tal proposito rispettivamente di ipotiroidismo e ipertiroidismo. Inoltre, tra le ghiandole che il paziente meno ricollega all’endocrinologia ci sono anche quelle della riproduzione, come le ovaie o i testicoli. Si tratta quindi di una branca piuttosto ampia, che comprende, volendo fornire ancora esempi, anche l’obesità, intesa come tessuto in grado di produrre ormoni e sostanze infiammatorie. L’obesità, quindi, da questo punto di vista, è una patologia presa in carico anche dall’endocrinologo, che tiene conto anche del metabolismo. Poi, proprio perché ci occupiamo di un campo così vasto, collaboriamo con diversi specialisti».

La tiroide, tuttavia, come noto, è una patologia che riguarda anche i più giovani e per questo ci si domanda se ci siano dei sintomi a cui prestare attenzione. «La tiroide – ha spiegato la dottoressa Magagnini – è una patologia tra le più diffuse, anche tra i giovani. Se in passato c’era l’idea che la patologia tiroidea fosse a carico solo dell’adulto, oggi ci sono degli screening che permettono già di diagnosticare il problema quando si è più piccoli. Alcuni sintomi sono conosciuti, per esempio l’aumento o la perdita di peso, la stanchezza, la stipsi o la diarrea. Nella donna anche delle irregolarità mestruali, o la caduta di capelli e la secchezza della cute. Ovviamente questo elenco lascia il tempo che trova, sono sintomi diversi che si verificano in primo luogo a seconda dell’eccesso o del calo della produzione di ormoni e, in secondo luogo, a seconda della malattia».

«Però – ha fatto notare l’endocrinologa – spesso la patologia tiroidea viene individuata in modo casuale: può accadere che il medico di famiglia faccia uno screening inserendo, nelle analisi di routine, il Dsh che è un ormone che stimola la tiroide a produrre a sua volta degli ormoni. Da lì poi possono emergere situazioni da attenzionare da parte dell’endocrinologo. Ma anche le ecografie svolgono un ruolo decisivo per individuare la patologia tumorale. Non dobbiamo allarmarci in modo esagerato ed eccessivo di fronte alla presenza di noduli, che solo nel 5% sono di origine tumorale. Ovviamente quelli maligni si affrontano successivamente con chirurgia o con specifici trattamenti».

La specialista ha poi continuato ad approfondire la questione anche toccando quella legata al rapporto tra problemi alla tiroide e obesità, fino ad arrivare ad un’altra questione centrale. «Una delle condizioni endocrinologiche più diffuse tra le ragazzine – ha aggiunto – è la sindrome dell’ovaio policistico. Potrebbe sembrare qualcosa di esclusivamente ginecologico però è legato anche ad una disfunzione ormonale. Ovviamente per fare una diagnosi ci sono dei criteri ben precisi e l’ecografia può essere decisiva in questo senso. Essa, infatti, può facilmente mostrare la presenza di cisti a livello ovarico. Le conseguenze di queste patologie sono diverse e possono portare alla sterilità, però, anche rimanendo nell’ambito delle ghiandole sessuali, problemi di questo tipo riguardano anche il mondo maschile. Diciamo che finalmente si sa che un terzo delle cause dell’infertilità è di origine maschile, non solo femminile o di coppia. In questi casi le cause sono di carattere endocrinologico. Da questo punto di vista il bambino andrebbe seguito fin da piccolo nel suo sviluppo testicolare: il pediatra non dovrebbe mai sottovalutare la misurazione del testicolo. Come le ragazze sono molto attenzionate su questo nella loro età di sviluppo, allo stesso modo devono esserlo i ragazzi, attraverso gli opportuni strumenti diagnostici».

Si è trattato, pertanto, di un importante appuntamento divulgativo per capire più a fondo che cosa sia l’endocrinologia e le patologie di cui direttamente si occupa lo specialista che, in questo caso specifico, riceve una volta al mese proprio all’Istituto Medico Palmatea.

L’istituto medico Palmatea è a Fermo in Contrada Marina Palmense, 97.
Per info e prenotazioni consultare il sito Palmatea.it

(spazio promo-redazionale)


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