Sappiamo tutti quanto sia importante mangiar bene. Leggiamo ovunque, sui social, consigli e indicazioni per costruire da soli la nostra dieta, spesso e volentieri venendo portati completamente fuori strada con indicazioni che arrivano da presunti esperti e che invece rischiano di essere anche nocive per la salute. Ma che cosa significa davvero mangiar bene? Che cos’è una alimentazione sana? Ci priva di qualcosa? Cosa potremmo fare per l’estate che sta arrivando? Proprio per affrontare in modo approfondito questo tema e divulgare ai radioascoltatori informazioni affidabili, queste domande sono state rivolte alla biologa nutrizionista Cecilia Cordari, intervistata ai microfoni di Radio Fm1 da Alessandro Luzi. La dottoressa Cecilia Cordari riceve all’istituto medico Palmatea (a Fermo in Contrada Marina Palmense, 97)
«L’alimentazione sana – ha spiegato l’esperta – ha come scopo la tutela della nostra salute. Essa consiste nell’assunzione di cibo, di molecole che ci consentono di sopravvivere e di fare le cose che quotidianamente facciamo. La scelta di queste molecole però è estremamente importante e qui passa una distinzione che separa le abitudini alimentari corrette ed equilibrate da quelle che non lo sono. Ecco, l’alimentazione sana ha molto a che fare anche con la consapevolezza della persona che la segue».
Da questo punto di vista però, la dottoressa Cordari ha fatto notare che «non è affatto facile distinguere le scelte giuste da quelle sbagliate. In questo momento siamo circondati dal gossip dietetico e siamo, quindi, bombardati da schemi alimentari che ci fanno venire curiosità su come si potrebbe modificare la nostra alimentazione velocemente. Occorre, però, da questo punto di vista, tenere a mente la presunta serietà di certi canali, be distinta dallo studio e dalle conoscenze dei professionisti. Ci sono, comunque sia, indicazioni generali che possono aiutare ad indirizzare bene le nostre scelte comportamentali e alimentari: ridurre l’apporto calorico, qualora fosse questo il mezzo per raggiungere il nostro obiettivo, ma anche aggiungere attività fisica e un buon riposo».
Ovviamente, come si può facilmente intuire e come, del resto, è stato confermato dalla stessa nutrizionista, la personalizzazione è fondamentale: le valutazioni certe vanno fatte caso per caso e anche per questo relativizzare ciò che ascoltiamo e vediamo è importante. Ad esempio, le scelte e i consigli rivolti ad un atleta, che avrà delle esigenze specifiche, non potranno chiaramente valere per tutti. «Se la persona – ha aggiunto la biologa nutrizionista – ha necessità di perdere peso, il piano alimentare viene strutturato su un deficit calorico. Al contrario se si cerca di aggiungere peso, il piano sarà strutturato su un surplus calorico. È tutta una questione di bilanciamento. Se l’obiettivo, ancora, è migliorare le proprie scelte, le calorie dovrebbero essere equivalenti a quello che viene consumato. Una buona dieta non serve, poi, solo a variare il peso e la nostra forma, ma anche per prevenire certe patologie, alleviare alcuni disturbi e migliorare i valori delle analisi».
E di fronte alla calda estate che ci attende, l’esperta consiglia di «non sottovalutare l’apporto di acqua, non trascurare l’attività fisica, preferire alimenti vegetali e carni bianche a cibi come carne rossa e insaccati. Io personalmente, poi, lavoro tenendo in considerazione le linee guida per una dieta di tipo mediterraneo, ovvero un modello nutrizionale basato sulle abitudini dei paesi del bacino del Mediterraneo. Nulla, quindi, deve essere tralasciato, nessun alimento. Anche i tanto amati dolci non vanno infatti accantonati ma solo assunti nella giusta dose».
L’istituto medico Palmatea è a Fermo in Contrada Marina Palmense, 97.
Per info e prenotazioni consultare il sito Palmatea.it
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