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Banca Macerata, il Cda si rinnova: dopo 18 anni esce Nando Ottavi, Michela Sopranzi vicepresidente

ECONOMIA - Presentato questa mattina il bilancio che si chiude con un utile lordo di oltre 3 milioni di euro e netto di 2,1 milioni. Il presidente Cavallini guarda al futuro ma attenzione alla tradizione: «Siamo ancorati al localismo valorizzando gli aspetti positivi dell’essere banca locale che non è affatto finita ma sta tornando come era in passato». In arrivo una nuova filiale ad Ancona

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Da sinistra Michela Sopranzi, Ferdinando Cavallini e Toni Guardiani

di Mauro Giustozzi

Banca Macerata continua la sua crescita con il bilancio 2023 che si chiude con un utile lordo di oltre 3 milioni di euro e netto di 2,1 milioni, nel segno del cambiamento, del rinnovamento del cda dal quale esce Nando Ottavi, dopo 18 anni di presenza sostituito alla vice presidenza da Michela Sopranzi e si prepara a sbarcare con una nuova filiale ad Ancona nei prossimi mesi. Segnali di un istituto di credito vitale, attento alle necessità del territorio, delle imprese e delle famiglie ma anche del sociale con l’annuncio di un accordo di collaborazione con l’associazione Anthropos di Civitanova che promuove l’attività sportiva, ludica, agonistica dei portatori di handicap. Ad annunciare questa serie di novità sono stati i vertici di Banca Macerata, all’indomani dell’assemblea ordinaria degli azionisti cui ha preso parte con un saluto anche il presidente onorario Loris Tartuferi, che ha approvato il bilancio 2023 e che è stata la più partecipata di sempre, con il 72,01% del capitale sociale rappresentato dai detentori delle quote sociali. Assemblea che ha approvato la distribuzione di un dividendo pari al 1,41% del capitale sociale. Ha partecipato anche un rappresentante di Cherry Bank che nelle scorse settimane ha acquisito il 9,68% delle quote del capitale sociale.

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L’intervento del presidente Ferdinando Cavallini

«Questi risultati sono il frutto della costante applicazione di tutta la banca, del cda –ha esordito il presidente di Banca Macerata, Ferdinando Cavallini- e di una struttura ben guidata dal direttore generale che ha portato a questi risultati. Questa nuova sede è un orgoglio per noi e ci sta dando un ritorno di immagine molto importante. Siamo contenti e soddisfatti di quanto abbiamo offerto alla nostra clientela che è in crescita. C’è stato un rinnovo dei membri del cda che guarda al futuro: il rinnovamento è necessario per continuare nel percorso di crescita che ha però una mission che resta la stessa. Restare bene ancorati alla tradizione di essere banca locale al servizio del territorio volta a creare valore aggiunto a tutto ciò che ruota attorno a Banca Macerata. Siamo ancorati al localismo valorizzando gli aspetti positivi dell’essere banca locale che non è affatto finita ma sta tornando come era in passato. Merito di credito e valori aziendali sono gli aspetti che ci guidano, oltre al sostegno del territorio attraverso il sostegno ad attività culturali come Musicultura, sportive come la pallavolo dove abbiamo portato fortuna con l’approdo in A2 della Banca Macerata Volley ed i settori giovanili di rugby, hockey, pattinaggio a rotelle, fino al sociale con le associazioni che curano l’Alzheimer, sempre al servizio di tutta la comunità».
Sopranzi-e-CavalliniSono 850 i soci dell’istituto di credito mentre ottanta i dipendenti a cui vanno affiancati dodici consulenti finanziari. Nel nuovo cda di Banca Macerata cresce la quota rosa, passando da 3 a 4 la presenza femminile sui nove componenti. «Tra le note da mettere in evidenza – ha detto il direttore generale Toni Guardiani- le ottime performances in termini di raccolta diretta (+11,6%), raccolta indiretta (+ 13,14%) e impieghi (+8,9%), in controtendenza con le risultanze del sistema marchigiano. Anche gli indicatori di qualità degli impieghi risultano in miglioramento con un rapporto fra crediti deteriorati netti e impieghi netti che si è attestato all’1,61% (2,55% nel 2022) e le sofferenze nette allo 0,78% (0,93% nel 2022), valori annoverabili fra i migliori del sistema. Dati che seguono quelli altrettanto positivi del 2022, dimostrano sempre più la pervasività della presenza della banca nel territorio di competenza e l’apprezzamento di cui gode. Significativa è anche la redditività conseguita nel biennio 2022/23: il ritorno per gli azionisti si è attestato all’8,47% medio annuo, di cui il 2,12% riconosciuto come dividendo ed il 6,35% destinato al potenziamento del patrimonio che cresce di oltre 3,6 milioni di euro nel 2023 e, complessivamente nel biennio, di oltre 5 milioni, raggiungendo i 47,9 milioni. Conseguentemente il Cet 1 si attesta al 16,38% contro il 15,18% del 2022 e il 14,58% del 2021. Banca Macerata va in controtendenza rispetto agli altri istituti anche in tema di presenza sul territorio: l’anno scorso abbiamo aperto due nuovi punti di consulenza a Gualdo e Sarnano, ad inizio 2024 quello di Piane di Montegiorgio che si aggiunge alla filiale di Porto San Giorgio. Ed ora puntiamo su Ancona non appena avremo il via libera da Banca d’Italia».
Conferenza-stampa-1-300x400La nuova vice presidente, già responsabile Esg per l’istituto di credito, Michela Sopranzi, sottolinea l’attenzione al tema della sostenibilità con l’avvio di uno specifico programma nelle policy aziendali. «Sono al secondo mandato nel cda e sono onorata di ricoprire questo incarico -sottolinea Michela Sopranzi- in un istituto di credito solido con capacità di crescita. Trasferirò quelle che sono le mie competenze professionali in banca, nell’ambito dell’Esg (ndr. integrazione dei fattori di sostenibilità nei processi aziendali) con un piano varato nel 2022 in Banca Macerata, individuando tutte le azioni sostenibili e le aree interessate come efficientamento energetico, dematerializzazione, valorizzazione del territorio, sponsorizzazione di eventi sociali, formazione, integrazione dei criteri Esg nei processi di erogazione del credito e di investimento». Infine il presidente Ferdinando Cavallini rimarcato la decisione di richiedere alla Banca d’Italia l’apertura di una filiale ad Ancona, che dà il senso del ruolo che Banca Macerata intende assumere nel mercato bancario regionale. «Dopo esserci radicati nei territori maceratesi e fermani questo di Ancona è uno sguardo che vogliamo rivolgere al nord delle Marche –ha concluso il presidente- con un’espansione ragionata ed a macchia d’olio, in netta controtendenza con quanto fanno altri istituti bancari che le sedi le chiudono, e mantenendo ovunque un forte legame col territorio dove andiamo ad operare».

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