Dallari appende il camice al chiodo. I saluti del primario e il “grazie” del dg Grinta
FERMO - Il dg dell'Ast Fermo: «In questi anni è stato un pilastro della sanità fermana. Dalle spiccate doti umane e professionali, il dr. Dallari è stato un punto di riferimento per colleghi, sanitari e cittadini». Il saluto del primario: «Dopo 18 anni e mezzo lascio la direzione dell'Uoc di Otorino dell'Ospedale Murri, per raggiunti limiti d'età. Una mezza vita professionale che mi ha dato tante soddisfazioni e riscontri positivi»
Da dx Roberto Grinta, Stefano Dallari e Alberto Carelli (direttore amministrativo Ast prossimo all’incarico di dg a Pesaro)
Il dottor Stefano Dallari, direttore della Uoc Otorinolaringoiatria e direttore del Dipartimento Chirurgia dell’ospedale Murri, va in pensione. Il saluto e il ringraziamento del Direttore generale, Roberto Grinta: «In questi anni è stato un pilastro della sanità fermana. Dalle spiccate doti umane e professionali, il dr. Dallari è stato un punto di riferimento per colleghi, sanitari e cittadini. Mancherà al mondo della sanità ma non possiamo che augurargli una buona e serena pensione, che si è meritato dopo aver dedicato la sua vita all’otorinolaringoiatria, decenni di impeccabile impegno professionale contraddistinto da eccellenti qualità umane».
«Dopo 18 anni e mezzo – il saluto di Dallari – lascio la direzione dell’Uoc di Otorino dell’Ospedale Murri, per raggiunti limiti d’età. Una mezza vita professionale che mi ha dato tante soddisfazioni e riscontri positivi. Ho assistito all’evoluzione e ai cambiamenti del nostro ospedale, vivendone le difficoltà ma verificando anche gli importanti risultati in termini di modernizzazione e adeguamento alle esigenze della società. Voglio ringraziare proprio tutti perché con tutti, appunto, ho avuto rapporti di grande collaborazione e cordialità. Un ricordo particolare e un sincero ringraziamento ai miei validi collaboratori, medici e infermieri, che sapranno senz’altro continuare al meglio il lavoro fin qui svolto. Infine un pensiero per pazienti, che voglio abbracciare con un cordialissimo saluto».