«L’ospedale a cui Catalini si riferisce, che doveva essere concluso nel 2018, era una struttura diversa da quella che verrà inaugurata. Il nosocomio di Campiglione sarà di primo livello e guarderà non solo al territorio regionale ma anche a quello nazionale». Si apre così la replica del consigliere regionale dem, Fabrizio Cesetti, all’ex candidato sindaco e presidente nazionale FasMed, Giambattista Catalini. Pomo della discordia di nuovo l’ospedale di Fermo. Infatti secondo Catalini «doveva essere terminato già nel 2018. Così rischiamo l’effetto paradosso, cioè gli stessi protagonisti dei ritardi tornano a sponsorizzare un’opera che doveva essere completata sei anni fa».
Cesetti non ci sta e ha sottolineato che «tra il 2018 e 2019, con l’ex assessore all’Urbanistica del comune di Fermo e con l’allora presidente della Provincia Moira Canigola, presso il Dipartimento Infrastruttura- Edilizia Sanitaria della Regione Marche, ho sottoscritto la variante all’accordo di programma per portare l’ospedale da 290 a 370 posti letto. Nel dicembre 2019, in qualità di assessore al bilancio, ho finanziato questa variante nel triennale 2020-2022 con ulteriori 30 milioni. Tale cifra è stata stanziata nell’annualità 2022. Questo consentiva già all’inizio del 2020 di appaltare ulteriori lavori per ingrandire il nosocomio e renderlo di primo livello. Catalini fa riferimento a un altro tipo di ospedale. Con la variante urbanistica è diventato un’altra cosa ed era evidente che non poteva essere terminato nel 2018». Secondo il consigliere regionale «A breve avremo un ospedale più grande, più moderno e in linea alle esigenze del territorio regionale e non solo. Sarà una vera e propria struttura d’eccellenza. Ora sta al centrodestra riempirlo con gli arredi e le strumentazioni. Sta a loro finanziarli ma attualmente i soldi, sebbene annunciati, non ci sono. I lavori stanno andando avanti con le risorse stanziate da me nel dicembre 2019».
Alessandro Luzi
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