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Centrale biometano, Ciarpella: «Condivido le preoccupazioni dei cittadini»

PORTO SANT'ELPIDIO - «Una centrale a biometano da migliaia di tonnellate, con tutta evidenza, sarebbe difficilmente compatibile con la vocazione e le progettualità per la vallata del Tenna che i cittadini attendono ed approvano. Inoltre, ritengo che un’attività dall’impatto significativo debba vedere l’approfondimento e il coinvolgimento dei Comuni limitrofi e della provincia in un’ottica di visione complessiva e di sviluppo armonico del territorio. Mi auguro che su questa tematica possa esserci la massima collaborazione ed unità tra tutte le forze politiche»

Massimiliano Ciarpella

«Sono venuto a conoscenza nei giorni scorsi del progetto per una centrale a biometano nel comune di Fermo, nell’area di San Marco alle Paludi. Molti cittadini, diversi operatori economici e turistici del territorio mi hanno manifestato la loro preoccupazione, che comprendo e condivido». A parlare è il sindaco di Porto Sant’Elpidio, Massimiliano Ciarpella. 

«Senza invadere le valutazioni tecniche ed ambientali di competenza del comune di Fermo, mi sembra evidente la contraddizione tra un impianto del genere e la direzione assunta negli ultimi anni, con investimenti che il nostro territorio attende da decenni, per potenziare le infrastrutture e valorizzare sotto il profilo turistico ed ambientale le aste fluviali. Con la nuova Lungotenna e la bretella di collegamento tra la strada e lo svincolo autostradale di Porto Sant’Elpidio, l’area di San Marco – rimarca il primo cittadino portoelpidiense – sarà una delle vie d’accesso principali della nostra provincia, verso il capoluogo e il suo ospedale, grazie ad un’opera già finanziata dalla Regione per decine di milioni di euro. Sull’altra sponda del fiume Tenna, andranno presto a concretizzarsi gli interventi nell’ambito della ciclovia Adriatica, per potenziare i collegamenti ciclopedonali dalla costa alle aree interne. Il futuro per l’area che costeggia il Tenna è già delineato, all’insegna di infrastrutture viarie adeguate, della sostenibilità ambientale, di luoghi verdi di pregio e itinerari per la mobilità dolce. Una centrale a biometano da migliaia di tonnellate, con tutta evidenza, sarebbe difficilmente compatibile con la vocazione e le progettualità per la vallata del Tenna che i cittadini attendono ed approvano. Inoltre, ritengo che un’attività dall’impatto significativo debba vedere l’approfondimento e il coinvolgimento dei Comuni limitrofi e della provincia in un’ottica di visione complessiva e di sviluppo armonico del territorio. Mi auguro che su questa tematica possa esserci la massima collaborazione ed unità tra tutte le forze politiche».


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