di Matteo Malaspina
«Ero all’ombra di tutto. D’altronde, la centrale è sul territorio fermano di San Marco e il Comune di Fermo è l’unico Ente interessato al procedimento. Sono stato avvisato venerdì e ho iniziato ad approfondire la cosa». Si trova spiazzato il sindaco di Sant’Elpidio a Mare circa il progetto dell’impianto biometano autorizzato nel territorio fermano e che i giorni scorsi ha mosso le critiche del comitato “Cittadini Fermo, Porto Sant’Elpidio, Sant’Elpidio a Mare, Monte Urano contro la Centrale a Biometano di San Marco alle Paludi”. Un centrale con cupole di 3 biodigestori alte come un palazzo di 4 piani e con un diametro di 20 metri e una vasca di 26 metri per il contenimento di letame liquido a cielo aperto che è stata presentata a marzo 2023 al comune di Fermo e non ha trovato l’opposizione della maggioranza di Calcinaro.
«Devo leggere ancora le carte ma ho avuto modo di sentire il comitato e le altre parti in causa. Il privato è sicuro di sé e della procedura, così come Calcinaro mi ha confermato che la procedura è corretta – continua Pignotti -. Certo che i cittadini sono molto arrabbiati e forse, visto l’impatto dell’opera, era corretto fare una conferenza dei servizi».
Il primo cittadino elpidiense nel weekend è stato ospite ad Alba, in Piemonte, della manifestazione Vinum con un laboratorio dedicato ad Andrea Bacci e non era al corrente dell’interrogazione diretta fatta dal gruppo consiliare Pd-Noi Insieme che chiedeva lumi su un eventuale coinvolgimento del sindaco Pignotti. «Ripeto, ero all’oscuro di tutto e non ho ancora di documenti – risponde il primo cittadino -. Nel frattempo mi sono mosso avendo contatti con i cittadini di Creatarola e con gli imprenditori. Quello che posso dire con certezza è che sarò vicino agli abitanti della zona e parteciperò attivamente a riunioni ed assemblee, oltre ad approfondire la cosa dal punto di vista istituzionale»
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