La Cardiologia del Murri cresce: sinergia con l’Università, più emodinamica e ora anche l’elettrofisiologia
FERMO - Tutte le novità sui servizi del reparto guidato dalla direttrice Maria Vittoria Paci. Questa mattina l'incontro con la stampa. Presente anche il direttore generale Ast, Roberto Grinta
«La Cardiologia dell’ospedale Murri di Fermo, grazie alla stretta collaborazione con l’Azienda ospedaliera universitaria delle Marche, continua a crescere. E dopo l’emodinamica ecco l’elettrofisiologia». Questa mattina il direttore generale Ast Fermo, dr. Roberto Grinta, ha aperto le porte del reparto alla spampa. Con lui la direttrice della Uoc Cardiologia, dr.ssa Maria Vittoria Paci, la direttrice medico-ospedaliera, dr.ssa Elisa Draghi, il direttore delle professioni sanitarie, dr. Renato Rocchi, quello dell’area tecnico-diagnostica, dr. Matteo Diamanti, e la funzione organizzativa, dr.ssa Genny Ciccalé.
«Continua il nostro percorso per far conoscere i reparti ospedalieri e la medicina territoriale – esordisce il direttore Grinta – in due anni la Cardiologia ha fatto grandi passi avanti, dall’attivazione dell’emodinamica al percorso dell’elettrofisiologia che verrà attivato a giugno. Tutto ciò è possibile grazie alla grande sinergia e collaborazione con l’Università dell’Azienda ospedaliera di Torrette. Sul tavolo c’è anche la convenzione con Macerata per la radiologia interventistica che sarà molto importante soprattutto per Urologia e Gastroenterologia. Ringrazio quindi tutti coloro che rendono questo possibile, dai nostri professionisti ai vertici dell’Università. La collaborazione consente a tutti di “drenare” i pazienti, con positive ricadute in termini di liste di attesa. Oggi oltre il 90% dei nostri pazienti per angioplastica, arriva dal Fermano». Il direttore Grinta ha anche ricordato l’abbattimento dell’indicatore di mortalità da infarto del miocardio e del tasso di ospedalizzazione dello scompenso cardiaco.
«Tutto è possibile grazie al supporto della Direzione – le parole della direttrice Paci – e alla preziosa collaborazione con l’Azienda ospedaliera universitaria delle Marche. Il 16 maggio saranno due anni che sono a Fermo. Abbiamo incrementato i percorsi diagnostici per diversificare e migliorare i servizi ai pazienti. Questo ci consente di essere più attrattivi, con metodiche diagnostiche e terapeutiche, per l’utenza ma anche per medici, infermieri e Oss. Che bello ricevere specializzandi che chiedono di poter lavorare da noi. Abbiamo aumentato i posti letto (attualmente 12 + 5 in Utic) e passeremo da 2 a 3 sedute di emodinamica che puntiamo ad accreditare. La nostra è una Cardiologia giovane che copre, però, un territorio di 170mila persone. Fondamentale è l’apertura al territorio ossia la la collaborazione con i cardiologi del territorio e i medici di medicina generale. A breve avremo l’elettrofisiologia con l’equipe del professor Antonio Dello Russo che oltretutto formerà i nostri professionisti. Per me la formazione dei nostri medici, infermieri, Oss e operatori tecnici, infatti, è fondamentale. Ringrazio anche la direzione ospedaliera e la funzione organizzativa Ciccalé».
Hanno puntato sulla sinergia e sulla validità di professionisti sempre più formati anche Elisa Draghi, Renato Rocchi e Matteo Diamanti con un gruppo assistenziale che è in grado di sostenere ogni attività diagnostica. Alla f.o. Genny Ciccalè il compito di fornire qualche dato: «Nel 2023 abbiamo effettuato circa 200 procedure di cui 80 di angioplastica complessa. Nei primi mesi di quest’anno siamo già a 130 (di cui già 80 di angioplastica complessa). Contiamo di passare a tre sedute a settimana dell’emodinamica per la seconda parte dell’anno».