«La Sanità fermana non ha tempo da perdere ed è urgente ripristinare quanto prima l’assetto della Direzione Generale della Ast». A parlare è il segretario Cisl Fp Marche, Giuseppe Donati. «L’urgenza però va coniugata con altrettanta necessità di individuare un nuovo Direttore Amministrativo – continua Donati – non di ripiego ma di altissima competenza come pure scegliere il sostituto effettivo alla dott.ssa Bianchi dimessasi due mesi fa dal ruolo di Direttore Sanitario ora coperto temporaneamente dal dott. Vesprini. Va scongiurato il concreto rischio che Fermo ed il fermano, come avvenuto nel passato, diventino la soluzione per chi è rimasto “ senza poltrona “ altrove. Ci sono personaggi stranamente buoni per tutte le stagioni, che ambiscono ad un ruolo e soprattutto al compenso del ruolo. Questi soggetti la sanità fermana non se li può permettere perché deve correre e non fare da “posteggio” ad eterni delusi. Va ricercata, individuata e trovata esperienza e competenza».
«Su questo obiettivo – aggiunge il segretario – tutti gli attori in campo che hanno a cuore i destini della sanità pubblica fermana dovranno da subito concentrare sforzi e obiettivi senza distinzione di parte. Per questo, mi permetto di suggerire al Presidente della Conferenza , andrebbero convocati con urgenza i sindaci dei comuni della Ast ed invitati i consiglieri regionali eletti nel territorio per assumere una posizione comune e dare da pungolo alla Giunta ove purtroppo non siede alcun rappresentante di Fermo. La Giunta Regionale ed in primis il Presidente Acquaroli se vogliono riparare al danno procurato ai cittadini e professionisti della AST Fermo con l’inopinata e sbagliata scelta di togliere Alberto Carelli per nominarlo a Pesaro, dovrebbero almeno avere la sensibilità di aiutare il Direttore Generale (rimasto il solo a dirigere l’Azienda) a trovare due Direttori veramente capaci di mettere il turbo alle tantissime pratiche aperte nel fermano ove in 18 mesi dovranno essere aperti due nuovi ospedali. Inoltre c’è da trovare un soggetto particolarmente “empatico” per reggere il confronto con le tante anime che giustamente esprimono ruoli di interesse di parte in primis le Organizzazioni Sindacali».
«Le nomine chiaramente aspettano al dott. Grinta ma sappiamo tutti come andranno le cose – conclude Donati -. In verità poi le nomine da fare sarebbero tre e non due perché all’appello mancherebbe anche il Direttore Sociosanitario come previsto dalla riforma sanitaria. Anche qui… i 150 mila euro annuì fanno gola a tanti ma se non s’intende solo fare “ piacere a qualche amico” i soggetti con vera competenza in materia ( e non solo titoli generici), nell’elenco regionale, si contano sulle dita di una mano».
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