«L’ospedale doveva essere pronto nel 2018 e erano previsti già 329 posti letto» Catalini ribatte a Cesetti

Giambattista Catalini

«Affermando che era stata fatta una variante per avere un ospedale di primo livello rispetto a quello che doveva essere concluso nel 2018, Cesetti ha fatto il gioco delle tre carte. Quindi ci aveva presentato una moglie ma poi in realtà è un’altra?». E’ la replica con un tono scherzoso dell’ex candidato sindaco, capogruppo di opposizione del centrodestra 2015-20 e attuale presidente nazionale FesMed, Giambattista Catalini nei confronti del consigliere regionale dem, Fabrizio Cesetti.

«L’ex assessore al bilancio annunciava che per il nuovo nosocomio c’erano 70 milioni di euro inseriti sul bilancio 2016/18, quando invece la cifra ammontava a 36.938.680 euro – continua Catalini – ovvero l’importo stanziato dallo Stato, da cui mancavano già due milioni dai circa 39 milioni previsti dall’Accordo di programma. Di fatto non c’era la cifra di competenza regionale. E di ciò ne avevamo parlato in una conferenza stampa nel settembre 2020, con il capogruppo di opposizione del centrosinistra, Pasquale Zacheo. Ricordo che addirittura il progetto del nuovo nosocomio di Fermo venne presentato in una conferenza stampa ad aprile 2016, al Palazzo dei Priori, dall’allora presidente della Regione, Luca Ceriscioli, e proprio dall’ex assessore al bilancio Cesetti. Si diceva che doveva essere pronto nel 2018 grazie a un investimento di 70 milioni. Dicevano che doveva essere una struttura moderna, con 329 posti letto. Secondo quel progetto, la struttura avrebbe ricoperto una superficie di 41.439 metri quadri, di cui 32.049 destinati alla degenza e ai servizi sanitari. Era previsto anche lo spazio per i parcheggi e il rifacimento di una nuova viabilità. Insomma, non era certo una struttura da poco conto.

«Lo stesso Cesetti disse che avrebbe avuto un ruolo centrale per tutte le Marche – conclude l’ex candidato sindaco -. Poi che è successo? Si è accorto che non andava più bene? Eppure quel progetto era stato presentato in pompa magna  dalla giunta Ceriscioli. Perché c’è stato questo cambio di rotta tra il 2018 e il 2019? Ricordo che la provincia di Fermo è stata penalizzata dalla gestione politica di chi ancora oggi ha in previsione di ricandidarsi».

a. l.

«Nel 2019 ho stanziato 30 milioni per farlo diventare un ospedale di primo livello» La replica di Cesetti a Catalini

Carelli direttore all’Ast di Pesaro, Catalini: «Scelta corretta ed equilibrata della Regione»

Articoli correlati

Ast Fermo: nominati i direttori sanitario, amministrativo e socio-sanitario. Sono Draghi, Esposito e Franca

«L’ospedale doveva essere pronto nel 2018 e erano previsti già 329 posti letto» Catalini ribatte a Cesetti

«La sanità fermana non è un parcheggio. Servono esperienza e competenza» L’appello di Donati (Cisl)

Operativa la “nuova” Gastroenterologia, Macarri: «Reparto umanizzato per la migliore accoglienza del paziente» (Video e Foto)

Carelli direttore all’Ast di Pesaro, Catalini: «Scelta corretta ed equilibrata della Regione»

Sanità, il monito di Piermartiri e Iagatti: «Calcinaro ha capito che avevamo ragione. Ora dia seguito alle sue parole»

Sanità, boom richieste di prenotazioni: quest’anno più 65% rispetto al pre-Covid

Dallari appende il camice al chiodo. I saluti del primario e il “grazie” del dg Grinta

«Carelli a Pesaro, uno schiaffo al Fermano. La fiducia è finita» L’affondo di Calcinaro sulla sanità

«Centrati risultati importanti. Il Fermano mi ha dato tanto» Alberto Carelli ai saluti

Carelli dg a Pesaro, il pungolo di De Grazia (Cgil): «Non ci meraviglia per niente. Fermano cenerentola delle Marche»

«Carelli a Pesaro, altra battaglia persa per il Fermano. Politica nostrana debole»

Il direttore amministrativo Ast Fermo, Alberto Carelli, nominato dg a Pesaro

Calcinaro-Vallasciani, faccia a faccia su sviluppo e sanità. Spuntano idee per il futuro del “Murri” (Videointervista)

Cesetti (Pd) rivendica i risultati sulla sanità e bacchetta la Regione: «Ad oggi Acquaroli non ha stanziato un euro»