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Geolocalizzazioni per monitorare la ricostruzione e contrastare infiltrazioni malavitose nei cantieri

SISMA - Approfondita disamina tra il prefetto D'Alascio e il commissario Castelli sulla situazione della ricostruzione nei 17 Comuni del Fermano colpiti dagli eventi sismici del 2016 e di affrontare le tematiche relative ai presìdi di legalità e sicurezza a tutela di tutti i lavoratori impegnati nei cantieri

Da dx. il prefetto Edoardo D’Alascio e il commissario Guido Castelli

Nella giornata di ieri il Prefetto di Fermo, Edoardo D’Alascio, ha incontrato presso il Palazzo del Governo, il Commissario per la Ricostruzione post sisma 2016, Guido Castelli.

L’incontro, svoltosi in un clima di cordialità e animato da un forte spirito di collaborazione, ha consentito di svolgere un’approfondita disamina sulla situazione della ricostruzione nei 17 Comuni del Fermano colpiti dagli eventi sismici del 2016 e di affrontare le tematiche relative ai presìdi di legalità e sicurezza a tutela di tutti i lavoratori impegnati nei cantieri. 

Con l’occasione, la Prefettura ha presentato un documento multimediale, consistente nella mappatura geolocalizzata delle zone interessate dalla ricostruzione, che costituisce un importante supporto per una più immediata ed efficace attività di verifica dell’andamento dei lavori di ricostruzione sul territorio fermano.

Il Commissario ha apprezzato e ringraziato per l’operato svolto dalla Prefettura ed ha valutato molto positivamente «il documento presentato dal Prefetto D’Alascio, che rientra appieno tra quegli strumenti che stiamo utilizzando, migliorando e rafforzando, al fine di avere una sempre più capillare conoscenza rispetto alle attività che si svolgono nel più grande cantiere d’Europa. Tutto ciò, prioritariamente, al fine di contrastare e scongiurare il rischio di infiltrazioni da parte della criminalità e per garantire la sicurezza sul lavoro. Il costante confronto con il Ministero dell’Interno ci consente di compiere una puntuale ricognizione dello stato degli accessi nei cantieri, rafforzando così l’attività di prevenzione».


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