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Lungomare chiuso per la corsa di bici, monta la protesta del commercio. Si pensa anche al “serrande abbassate”

PORTO SANT'ELPIDIO - Chiusura dell’intero tratto stradale da nord a sud, al fine di poter svolgere la manifestazione “internazionale cycling festival” che prende il via oggi e terminerà nella giornata di domenica. Apriti cielo tra chi ha esposto striscioni di protesta e chi chiede un gesto di protesta unico che possa essere condiviso come la chiusura a pranzo in contemporanea di tutte le attività per le due centrali del servizio

di Maikol Di Stefano

Non è ancora partita ufficialmente la stagione estiva a Porto Sant’Elpidio, ma monta la protesta da parte degli stabilimenti balneari e della attività commerciali del lungomare elpidiense. Al centro della polemica la chiusura dell’intero tratto stradale da nord a sud, al fine di poter svolgere la manifestazione “internazionale cycling festival” che prende il via oggi e terminerà nella giornata di domenica. E molte attività commerciali e ristoranti della zona in questione, oggi hanno deciso di far sentire la propria voce.

«Siamo difronte al ripetersi di situazioni che ci era stato garantito non sarebbero più accadute. Lo scorso anno per una simile manifestazione, andata in scena il 25 aprile avevo avuto un duro scontro con l’attuale amministrazione comunale, tale da incrinare anche rapporti personali con alcuni di loro. – sbotta, un fiume in piena, Luca Rovoletto, titolare del ristorante e chalet La Vaca Paca, sul lungomare sud – L’attuale amministrazione prima in campagna elettorale, poi appena eletta, ci aveva garantito che non avremmo più vissuto situazioni del genere, ovvero di interi weekend dove ci troviamo con il lungomare deserto, clienti che non possono arrivare nelle nostre aree e quindi il lavoro stoppato con le quattro frecce per tre giorni. Un anno dopo, siamo punto e a capo. Stamane ho sentito anche le altre realtà bloccate da tale evento e sono tutti furiosi. Non si parla solo di ristoranti, ma ci sono parrucchieri, bar, gelaterie, tabaccai. Sono tanti quelli che si trovano ad avere in stand bye la propria attività».

Una polemica quella tra la città di Porto Sant’Elpidio e le corse ciclistiche che va avanti da anni, scavalcando anche realtà politiche e legislature amministrative. «Io non so quale sia la soluzione, dove far correre questi ragazzi, ma di certo non sul lungomare, per avere in cambio cosa? Le strade deserte, le attività vuote e nessun pernotto nei nostri B&B. – conclude Rovoletto – Non ho parlato con il sindaco direttamente, ma è stata mia premura stamane contattare gli assessori di competenza interessati e figure vicine alla maggioranza che potessero portare il nostro messaggio di protesta». Nel frattempo, tra chi, come lo stesso stabilimento, ha esposto striscioni di protesta e chi chiede una coesione, un gesto di protesta unico che possa essere condiviso come la chiusura a pranzo in contemporanea di tutte le attività per le due centrali del servizio, la manifestazione ha preso il via tra animi roventi. Una brutta pubblicità un po’ per tutta la città.


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