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Tutto pronto per le Vele di San Ruffino. Maiani: «Sport e natura in sicurezza sul bacino»

EVENTO - Michele Maiani è da un anno il presidente del Consorzio di Bonifica: «Noi tuteliamo i luoghi, rendendoli funzionali per le necessità e fruibile senza mai esagerare perché non vanno mai intaccate le reali funzioni. Ma, ripeto, dove possiamo li rendiamo utilizzabili e le Vele di San Ruffino ne sono un ottimo esempio. Eventi come questo servono a far conoscere i bacini, spesso i marchigiani neppure sanno che esistono, nonostante siano fondamentali»

 

Tutto pronto per le Vele di San Ruffino, la due giorni di eventi nello specchio d’acqua a due passi dai Sibillini. Domani e dopodomani la natura incrocia lo sport, in massima sicurezza e questo grazie al partner fondamentale, ovvero il Consorzio di Bonifica delle Marche.

Michele Maiani è da un anno il presidente del Consorzio di Bonifica. «Abbiamo due funzioni fondamentali: le attività di bonifica e manutenzione idraulica del reticolo idrografico minore, e l’alimentazione degli impianti di irrigazione, sfruttando l’accumulo di acqua delle dighe che poi vengono rilasciate. Abbiamo cinque bacini in tutta la regione, ogni provincia è coperta tranne quella di Ancona».

Nel Fermano brilla il lago di San Ruffino. Ormai è un luogo turistico?

«Da anni apriamo le dighe, le rendiamo fruibili. Parliamo di  un bene demaniale, di proprietà della collettività che può essere usato anche a fini ricettivi. Ma, non dimentichiamolo mai, nasce come un bacino di accumulo per irrigazione. L’acqua è una risorsa strategica che va tutelata e per questo ogni giorno valutiamo sistemi che la difendano e garantiscano».

Le Vele sono un unicum nella regione?

«A Mercatale vengono organizzate delle gare di canoa, ma devo dire che quello che si fa a san Ruffino è speciale. Ci sono stato un paio di volte, è sempre una bella esperienza. Quello di San Ruffino è un bacino utilizzabile in un luogo suggestivo. In questi casi è fondamentale la collaborazione con le associazioni, con i privati. In questo mese apriamo un paio di dighe alle scolaresche, non sapete quante prenotazioni. Sono un luogo che affascina».

La natura vi sta premiando. A San Ruffino è tornato anche il castoro.

«Noi tuteliamo i luoghi, rendendoli funzionali per le necessità e fruibile senza mai esagerare perché non vanno mai intaccate le reali funzioni. Ma, ripeto, dove possiamo li rendiamo utilizzabili e le Vele di San Ruffino ne sono un ottimo esempio. Eventi come questo servono a far conoscere i bacini, spesso i marchigiani neppure sanno che esistono, nonostante siano fondamentali. Noi rendiamo possibili gli eventi, non organizziamo. Sempre sapendo che sicurezza e autorizzazioni vanno garantite e che ci sono aree protette e aree di rischio, che gli eventi in alcuni periodi si possono fare, in altri no: se tutto è a posto, noi siamo felici e rendiamo tutto possibile».

Non resta che partecipare domani e dopodomani alle Vele di San Ruffino. Appuntamenti per ogni gusto tra baby campioni, prodotti tipici e visite guidate tra le bellezze dei comuni coinvolti: Amandola, Monte San Martino, Montefalcone Appennino, Smerillo e Santa Vittoria in Matenano. E tutto questo grazie a tanti sponsor che credono nel progetto arrivato alla 15esima edizione.

 


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