«Abbiamo appreso la vicenda della prossima realizzazione dell’impianto di biometano in zona San Marco alle Paludi, dopo le lamentele, legittime, degli abitanti della zona e per questo motivo abbiamo presentato un’interrogazione al Sindaco e all’Assessore all’Ambiente. Non voglio entrare nel merito della compatibilità ambientale della centrale progettata, perché la transizione ecologica passa anche attraverso nuove forme di produzione energetica e faremmo solo demagogia se non ci confrontassimo con tali tematiche in maniera seria e non con atteggiamenti di chiusura pregiudiziale. I cittadini composti in comitato però, pongono questioni serie all’amministrazione fermana, rea di non averli coinvolti nelle scelte urbanistiche di quella zona». A farsi sentire sul tema della centrale biometano stavolta è Renzo Interlenghi, capogruppo di ‘Fermo Capoluogo’.
«Esiste il diritto ad esercitare la proprietà privata, e ci mancherebbe, ma essa ha dei confini ben precisi – prosegue Interlenghi -. Il Sindaco che ha risposto di non sapere nulla dell’iniziativa del privato, cadendo dalle nuvole, nonostante abbia anche la delega all’urbanistica quale Vice Presidente della Provincia di Fermo, è stato messo a “nudo” da coloro che hanno domandato: “Come mai si comunica a ciclo continuo qualunque minima notizia inerente la città, mentre si tiene all’oscuro di tutto la stessa città e le confinanti su un progetto talmente grande che coinvolge in negativo addirittura i cittadini dei comuni limitrofi, con conseguente preoccupazione anche dei loro sindaci?”. La risposta è semplice, noi lo denunciamo da anni, questa amministrazione ama avere le mani libere purché si garantisca la libera iniziativa privata; perché adotta una politica fortemente liberista, sfruttando le pieghe della normativa per agevolare qualsivoglia tipo di investimento senza governarne i processi di attuazione e senza coinvolgere i cittadini. Se i cittadini si lamentano del fatto che a fronte di una così importante questione non vi sia stata la comunicazione, occorre che tutti aprano gli occhi: vi fanno sapere che sono stati messi i pesci rossi nella vaschetta del Girfalco, ma non vi dicono che le vostre aree agricole verranno sacrificate per lasciare il posto alle centrali a biometano che, sia ben chiaro, sono una realtà cui dover fare i conti».
«E’ ora di finirla di trattare i cittadini come se avessero l’anello al naso e l’aver avuto un ampissimo consenso con oltre il 70%, non può consentire i governanti ad agire senza coinvolgere i cittadini nelle scelte strategiche più importanti – conclude Interlenghi -. Questo è il peccato originale più grande per l’attuale maggioranza del Comune di Fermo e, per tale motivo, ci batteremo sempre, per dare voce a tutti coloro che sono ormai disillusi e consapevoli che questa nostra città vada governata da chi ha realmente a cuore le sorti della cosa pubblica, che poi significa il bene di tutti, l’aria che respiriamo l’acqua che beviamo, la terra che ci nutre anche della sua immensa bellezza».
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