«Questo rimpasto certifica che non esiste più una maggioranza, non esiste più il progetto proposto agli elettori. La cosa migliore sarebbero le dimissioni del Sindaco, in modo da restituire la parola ai cittadini». Il centrodestra stronca la rivoluzione della giunta operata dal primo cittadino Alessio Pignotti. All’attacco i consiglieri di Fratelli d’Italia Gionata Calcinari, Antonietta Schipani e Massimo Meconi (ma precisano che sulla stessa linea ci sono anche le altre liste della coalizione, Lega, Unione civica e Il centrodestra).
«La città non merita questo spettacolo indecoroso – tuona Calcinari – Quest’operazione ha un solo regista e manovratore, l’ex sindaco Alessio Terrenzi, con Jessica Marcozzi aiuto regista e il sindaco Pignotti relegato a comparsa, di fatto commissariato. Terrenzi ha revocato tre assessori, candidati ed eletti, sostituendoli con volti mai votati e sconosciuti, oppure figure già note di cui non sentivamo il bisogno. L’ex sindaco ci ha abituati al non rispetto del voto degli elettori, si manda a casa Maurizi, che è stato campione di preferenze, arriva Verdecchia, che non ha mai portato a termine un mandato, Clementi, uomo per tutte le stagioni, che governa con diversi ruoli questa città da decenni ed ha contribuito a generare i problemi che ora dovrebbe risolvere. Poi c’è il neo assessore Grottesi, che non vive a Sant’Elpidio a Mare da molti anni. Che motivo c’era per chiamarla in giunta? Forse lo capiremo tra qualche tempo. Siamo sicuri non sia finita, presto toccherà anche a Greci e Bracalente»
Un’operazione, secondo i consiglieri Fdi, «che non ha alcun senso. Il sindaco esce a pezzi, sottomesso ai diktat di chi decide al suo posto e senza più nessuna figura di sua fiducia al fianco. Forza Italia esce ridimensionata e regge la candela. Non è un progetto civico, perchè c’è un partito come Forza Italia in maggioranza, non è un progetto nuovo perchè tornano figure vecchie. Pignotti si contraddice, si vanta degli ottimi risultati dei suoi assessori poi li caccia, dice che stanno amministrando bene, ma cambia la squadra perchè c’è bisogno di un rilancio. Esce indebolito il capoluogo, che aveva due assessori e ne resta solo uno, come quelle zone della città che continuano a non essere rappresentate».
L’ultima riflessione è rivolta ai consiglieri di maggioranza che hanno espresso contrarietà al rimpasto, Francesco Tofoni, Marco Maria Lucidi e Maria Mariani. «Capisco e rispetto la loro insoddisfazione – commenta Calcinari – Sono stati derisi e disprezzati dopo aver messo la faccia e chiesto i voti per un progetto che è stato cancellato. L’unica cosa sensata sarebbe prendere atto che una maggioranza non esiste più. Valuteremo ora come muoverci, non escludiamo di presentare una mozione di sfiducia».
P.Pier.
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