È nato l’albo dei certificatori del credito d’imposta in attività di ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica, design e ideazione estetica. La decisione del Ministero delle Imprese e del Made in Italy era attesa da mesi dal mondo della moda e dei calzaturieri in particolare.
«Non possiamo che ringraziare il ministro Urso e i suoi vice con cui spesso abbiamo dialogato. Molte nostre associate si sono trovate questa spada di Damocle sulla testa solo perché le regole non erano chiare. Ora ci sono gli arbitri che dovranno ristabilire la correttezza degli operati. Che sono certo riguarda la stragrande maggioranza degli imprenditori» commenta Valentino Fenni, presidente dei calzaturieri di Confindustria Fermo e vicepresidente nazionale Assocalzaturifici .
L’Albo da ieri è in funzione, il Ministero ha selezionato le domande di iscrizione pervenute entro il 30 aprile. È stato un lavoro ‘politico’ molto complesso condotto al meglio dalla nostra presidente di Confindustria Moda Annarita Pilotti. La sua determinazione è stata fondamentale. Come l’impegno di Assocalzaturifici che l’ha supportata nelle azioni principali, dedicando ampio spazio al tema anche durante l’ultima edizione del Micam” prosegue Fenni.
Adesso sta alle imprese attivarsi. «Gli imprenditori, collegandosi al sito del Mimit , potranno selezionare il certificatore e versare i servizi di segreteria. Questo ovviamente riguarda chi ha investito in ricerca e sviluppo, design e ideazione estetica» ribadisce il presidente.
Un aiuto importante visto che riguarda anche chi ha ricevuto avvisi da parte dell’Agenzia delle Entrate per il periodo 2015-2019. «In una fase così complicata, segnata da un calo di ordini che sta causando un aumento vertiginoso di richieste di ore di cassa integrazione , il poter risolvere contenziosi che pesano anche per centinaia di migliaia di euro sarebbe una boccata di ossigeno. Il risultato è stato raggiunto grazie a un’azione sinergica. Ed è quello che dobbiamo riscoprire a livello marchigiano, penso all’asse che stiamo rafforzando con le territoriali di Macerata e Ascoli Piceno, e poi nazionale. I distretti ormai hanno tutti gli stessi problemi, lo ha ricordato bene la presidente di Assocalzaturifici Giovanna Ceolini».
L’Albo non chiude tutta la questione, ora sono necessarie le linee guida e agire sull’Agenzia delle Entrate, che ha aumentato la pressione. Anche per questo la presidente Pilotti si è incontrata con le Commissioni alle Attività Produttive di Camera e Senato. «E’ questo anche il momento per far comprendere ai nostri parlamentari le necessità del comparto moda che vale 33 miliardi, di questi 14 vengono solo dalle calzature. Cassa integrazione, finanziamenti agevolati Simest a fondo perduto, moratoria sui prestiti bancari presi durante la pandemia, questo è quello che serve urgentemente senza far passare altro tempo» conclude il presidente dei calzaturieri di Fermo.
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