Pignotti, non c’è pace: ora anche gli assessori epurati criticano l’amministrazione

SANT'ELPIDIO A MARE – Michela Romagnoli parla di «ostacoli interni, problemi e persone poco oneste», Stefano Pezzola non ha condiviso l'azzeramento della giunta e vede «un evolversi incerto e confuso» mentre per Paolo Maurizi «è tempo di riflessioni» che sa tanto di un abbandono al progetto civico

Da sx: Paolo Maurizi, Stefano Pezzola e Michela Romagnoli

di Matteo Malaspina

La questione dell’azzeramento di giunta e la nomina dei nuovi assessori mostra, sempre di più, come il primo cittadino di Sant’Elpidio a Mare stia combattendo una contesa personale. Pignotti contro tutti, quasi da solo. Intorno a lui qualche fedele, l’assessore Claudia Bracalente per prima. Dall’altra parte tutto il mondo contro.

A partire dalle opposizioni che non hanno risparmiato critiche fino ad arrivare, come ieri ha scritto Fratelli d’Italia, a chiedere le dimissioni. O, peggio ancora, gli attacchi degli amici. Dai consiglieri Marco Maria Lucidi e Francesco Tofoni, a quello di Maria Mariani: giovani che il sindaco elogiava e su cui riponeva molta fiducia ad inizio mandato ma che hanno incominciato una guerra intestina alla maggioranza che sta logorando, e non poco, la stabilità dell’esecutivo.

E poi loro, gli assessori epurati. Paolo Maurizi, Michela Romagnoli e Pezzola, i ”volti nuovi” di questa amministrazione accantonati in una soleggiata mattina di maggio per far spazio a due vecchie volpi della politica come Clementi e Verdecchia e ad una ”esterna ed estera” come Paola Grottesi.

Non l’hanno presa bene e la prima a parlare è stata Michela Romagnoli con un saluto di commiato ai cittadini molto ”romanzesco” dove ha rimarcato i suoi successi nonostante ”l’inesperienza politica” ma ha anche fatto intendere tra le righe che la situazione a palazzo è parecchio complicata. «Credevo profondamente nel gruppo civico, avevo tanta speranza e tanti sogni. In questo lasso di tempo ho cercato di essere all’altezza del compito. Non è stato facile  per l’attuale momento storico o per i mille ostacoli burocratici, ma anche per i tanti ostacoli interni – dice l’ex assessore -. Sono stati 22 mesi difficili, in cui ho avvertito fortemente il senso di responsabilità, in cui ho dovuto amministrare con pochissime risorse e sempre tanti problemi, in cui ho conosciuto l’onestà e il suo contrario, la lealtà e i mille volti dell’essere umano. Per alcuni forse sono stata una spina nel fianco, per altri “semplicemente” un numero, per altri che ancora mi apprezzano, una nuova risorsa». Parole che lasciano trasparire una certa delusione nei confronti della squadra, anche se i ringraziamenti di rito ai colleghi e al sindaco la Romagnoli li fa, ma sembrano più per educazione che per convinzione.

Più netto il commento di Stefano Pezzola, il ragazzo fortemente voluto da Pignotti e presentato come un professionista ma che il sindaco ha accantonato con una decisione «unilaterale – dice l’ex assessore – di cui non posso che prenderne amaramente atto. Sicuramente non condivido molti aspetti di questa decisione, ma di certo non posso contrastare l’evolversi confuso ed incerto delle cose. Il Sindaco ha preso (speriamo coscientemente) delle scelte: saranno poi i cittadini a giudicarne l’operato». Un j’accuse abbastanza netto anche perché poi prosegue dicendo che «dedicarsi al bene comune non è ricoprire una carica politica o sottomettersi al potere di turno» e annunciando di portare avanti un progetto con alcuni giovani all’interno dell’associazione Open.

Molto più morigerato il commento di Paolo Maurizi. Le tante parole di affetto dei cittadini nei suoi confronti sono state la dimostrazione di come era uno degli assessori più amati dell’intera giunta. Ma come dice lui stesso sarà solo «un arrivederci per il momento», molto probabilmente non con il gruppo civico di Pignotti: «Ora è il tempo delle riflessioni per me, ma non solo». Una frase che sa tanto di “ciao ciao sindaco” che lascia il primo cittadino sempre più solo e con tanti problemi ancora da risolvere.


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