Nei giorni scorsi, i Carabinieri della Compagnia di Montegiorgio hanno effettuato un singolare intervento nel paese di Falerone, che ha portato alla denuncia in stato di libertà di tre persone coinvolte a vario titolo in gravi reati. In particolare, i militari della locale Stazione dei Carabinieri di Falerone, insieme a quelli della Stazione di Monte San Pietrangeli, dopo essere stati allertati dalla Centrale Operativa di Montegiorgio hanno identificato e denunciato un uomo di circa 60 anni di Torre San Patrizio, un altro di circa 30 anni disoccupato di Napoli e un coetaneo tunisino residente a Napoli. Il pensionato è ritenuto responsabile di minaccia aggravata con arma e porto abusivo di armi, mentre i due giovani sono stati considerati responsabili, in concorso, di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
La vicenda ha avuto inizio quando il pensionato ha sorpreso i due giovani nelle pertinenze dell’abitazione in ristrutturazione della cognata, sita a Torre San Patrizio. Convinto che stessero compiendo un furto, il pensionato li ha fermati minacciandoli con una pistola chiamando poi il numero di emergenza “112”. I Carabinieri sono intervenuti prontamente e hanno disarmato l’uomo, che continuava ad agitarsi e puntare l’arma contro i giovani. Durante il controllo è emerso che la pistola, un calibro 9, regolarmente detenuta, era priva di caricatore ma con sette cartucce all’interno del caricatore trovato a terra. I due giovani sono stati invece perquisiti e trovati in possesso di alcune dosi di eroina. Nell’auto del pensionato, i militari hanno trovato un secondo caricatore della pistola con altre sei cartucce, una mazza da baseball, un’ascia con manico di 36 cm e lama di 17 cm e un machete di 56 cm con lama di 42 cm. Le armi, le munizioni e la sostanza stupefacente sono state sequestrate.
Inoltre, presso l’abitazione del pensionato si è proceduto al ritiro cautelativo delle altre armi regolarmente detenute, un fucile calibro 8, un fucile calibro 28, una carabina e la licenza di porto d’armi per uso sportivo che l’uomo possedeva. «L’intervento dei Carabinieri ha permesso di sventare potenziali tragiche conseguenze – affermano i carabinieri -. In tal senso è importante rammentare che le forze dell’ordine sono le uniche autorità legalmente autorizzate a garantire la sicurezza e l’ordine pubblico e sono a tal fine addestrate ed equipaggiate proprio per gestire situazioni di emergenza in modo professionale e conforme alla legge. Provare a farsi giustizia da soli può essere pericoloso e può portare a conseguenze impreviste e indesiderate poiché si rischia di peggiorare una situazione di pericolo o ancora peggio di commettere reati».
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