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Centrale biometano, Interlenghi: «C’è la volontà politica di risolvere il problema? Non una bella figura per Calcinaro»

FERMO - Il capogruppo di Fermo Capoluogo: «Nei nostri interventi, mio e del consigliere Vallasciani, abbiamo fatto un’apertura di credito al sindaco, sostenendo che, da persona seria e onesta per come lo conosciamo, non abbiamo dubbi per non credere alla versione che tale operazione sarebbe stata confezionata a sua insaputa. Speriamo che sia effettivamente così, perché qualora scoprissimo che, in realtà, il sindaco fosse a conoscenza del progetto, credo che dovrà spiegare molte cose a tutta la città»

Renzo Interlenghi in prima fila (quarto da dx) all’assemblea pubblica

«La possibile realizzazione della centrale a biometano in zona San Marco alle Paludi sta facendo preoccupare gli abitanti dell’area per i rischi alla salute e per il probabile deprezzamento delle aree, e le attività turistico produttive per il fatto che l’indotto potrebbe subire dei danni non risultando più appetibile a causa di possibili miasmi, esalazioni, rischi di inquinamento aereo e delle falde acquifere (l’impianto è previsto a ridosso del fiume Tenna) e a fronte di tutto ciò, il Comitato spontaneo che è sorto a San Marco alle Paludi, ha chiesto all’amministrazione Comunale, in primis al Sindaco, di chiarire la posizione della maggioranza e la sua personale». A parlare è Renzo Interlenghi, capogruppo di Fermo Capoluogo che, dopo aver assistito all’assemblea pubblica di venerdì sera, organizzata dal Comitato, oggi torna a far sentire la propria voce.

«Alla prima domanda credo sia complesso dare una risposta ma, alla seconda, è evidente il solito tentennamento, fatto di mezze parole, di “studieremo, approfondiremo, vivisezioneremo il progetto, ma la legge dice che…”. Insomma il messaggio alla comunità è chiaro, se troveranno qualche cavillo nella presentazione della Pas (Procedura Abilitativa Semplificata) Scia il progetto sarà fermato, altrimenti…Ci chiediamo se vi sia la volontà politica di risolvere questo problema o se sia il solito modo per prendere tempo. In occasione dell’incontro di venerdì sera il sindaco, oggettivamente, non ha fatto una grande figura addebitando sostanzialmente agli uffici (di cui si fida, ha affermato), la responsabilità di non aver avvertito la parte politica dell’esistenza del progetto presentato con le regole del procedimento semplificato e dichiarando pubblicamente di esser stato all’oscuro del fatto che risalisse al lontano marzo 2023 (ben oltre un anno fa). Gli assessori e i consiglieri di maggioranza, tutti, sono caduti dalle nuvole lamentando, anch’essi, di esser stati lasciati all’oscuro della vicenda. Nei nostri interventi, mio e del consigliere Vallasciani, abbiamo fatto un’apertura di credito al sindaco, sostenendo che, da persona seria e onesta per come lo conosciamo, non abbiamo dubbi per non credere alla versione che tale operazione sarebbe stata confezionata a sua insaputa. Speriamo che sia effettivamente così, perché qualora scoprissimo che, in realtà, il sindaco fosse a conoscenza del progetto, credo che dovrà spiegare molte cose a tutta la città».


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