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Centrale biometano, la proprietà ha presentato il progetto alla politica

FERMO - Sabato scorso l'incontro. La proprietà ha esposto i punti di forza della tecnologia e risposto ai dubbi sollevati dalla politica. Assenti all'appuntamento i sindaci di Sant'Elpdio a Mare e Porto Sant'Elpidio

La foto dell’area interessata dalla centrale biometano diffusa dai consiglieri Sandro Vallasciani, Renzo Interlenghi, Paolo Nicolai, Pierluigi Malvatani e Andrea Morroni

Era stata annunciata venerdì sera durante l’assemblea pubblica al centro sociale San Marco. Sabato 18 maggio alcuni rappresentati della politica fermana hanno incontrato la proprietà che ha avanzato il progetto della centrale a biometano. Come detto nei giorni scorsi, la struttura dovrà sorgere a San Marco alle Paludi, a ridosso del fiume Tenna. Presente all’appuntamento il sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro, accompagnato da diversi assessori e da alcuni consiglieri di maggioranza. Hanno partecipato anche i capigruppo del Partito Democratico e di Fermo Capoluogo, Sandro Vallasciani e Renzo Interlenghi. In rappresentanza della politica regionale, in sala c’era il consigliere regionale della Lega Marco Marinangeli.

Il progetto sorgerà nel territorio del comune di Fermo, ma inevitabilmente la struttura interesserà anche le città adiacenti, ovvero Sant’Elpidio a Mare e Porto Sant’Elpidio. Tuttavia all’incontro non sono intervenuti né i sindaci e né gli assessori dei comuni chiamati all’appello. Al momento non si conoscono i motivi dell’assenza, certo è che se durante l’assemblea si auspicava tanto all’unità, già il giorno dopo non si è dato un bel segnale. Invece tanti i rappresentati della proprietà che ha avviato l’iter di costruzione dell’impianto. Hanno esposto i punti di forza della tecnologia e sono entrati nello specifico del progetto, illustrando tutte le particolarità tecniche. La mole della struttura era stata sviscerata dal Comitato Sovracomunale No Centrale Biometano Fermo durante l’assemblea di venerdì sera. Dall’altro lato la politica ha interrogato la proprietà sui dubbi e le perplessità emerse in queste settimane. A breve partiranno le analisi approfondite da parte degli uffici comunali per scandagliare a fondo il progetto e verificare le eventuali criticità. Venerdì sera Calcinaro e la politica fermana era stata chiara: «Se emergeranno delle incongruenze l’iter si fermerà in regime di autotutela». Il Comitato invece è stato chiaro: se l’iter dovesse proseguire si appellerà alla Procura.

Alessandro Luzi



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