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Decreto “Salva Casa”, Mengoni (Confartigianato): «Uno slancio anche per la riqualificazione immobili»

ECONOMIA - Le misure introducono una serie di disposizioni volte a semplificare le procedure burocratiche e regolarizzare le difformità edilizie esistenti sugli immobili. Il presidente Confartigianato territoriale Enzo Mengoni: «Il nuovo decreto rappresenta un passo avanti importante verso la semplificazione delle norme edilizie e la regolarizzazione del patrimonio immobiliare italiano»

Il 24 maggio 2024 è stato approvato il Decreto Salva Casa, provvedimento che introduce una serie di disposizioni volte a semplificare le procedure burocratiche e regolarizzare le difformità edilizie esistenti sugli immobili facilitando la ripresa del settore. Tra le principali novità, l’ampliamento delle opere in edilizia libera che include più casi di interventi che possono essere realizzati senza bisogno di alcun titolo abilitativo, la riduzione degli oneri per la dimostrazione dello Stato Legittimo di un immobile e la semplificazione del cambio di destinazione d’uso. Il Decreto introduce poi una nuova tipologia di sanatoria per sanare abusi edilizi di lieve entità, purché l’intervento sia conforme alla disciplina urbanistica e edilizia vigente al momento della presentazione della domanda.

«Esprimiamo il nostro apprezzamento per questo provvedimento – commenta il Presidente territoriale Enzo Mengoni – che rappresenta un passo avanti importante verso la semplificazione delle norme edilizie e la regolarizzazione del patrimonio immobiliare italiano. Sono sempre ben accette tutte quelle iniziative che apportano chiarezza e sburocratizzano le procedure, facilitando la gestione del patrimonio immobiliare privato e favorendone la conservazione. Questo Decreto si propone di mettere ordine nel caos delle irregolarità edilizie formali, spesso dovute a norme obsolete e complesse che impediscono ai proprietari di godere appieno dei propri immobili e ne bloccano la valorizzazione sul mercato. Sanare queste situazioni e rimuovere gli ostacoli burocratici che frenano il mercato e gli interventi di riqualificazione sono obiettivi fondamentali. La presenza di irregolarità edilizie minori, i cosiddetti ‘piccoli abusi’, ostacola la riqualificazione energetica e la messa in sicurezza di interi edifici, creando difficoltà sia per la commercializzazione degli appartamenti che per l’esecuzione dei lavori. È indispensabile quindi individuare misure adeguate a ovviare al problema delle lievi difformità catastali, al fine di promuovere la riqualificazione energetica e la messa in sicurezza dei condomini, oltre a facilitarne la compravendita. In questo modo, sarà possibile dare nuova linfa al mercato immobiliare, creando benefici per cittadini, imprese e l’economia in generale».


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