di Maikol Di Stefano
«È impensabile fare cose del genere, ma a dirlo non sono tanto io come sindaco, quanto più le forze dell’ordine». A parlare è il primo cittadino di Porto Sant’Elpidio, Massimiliano Ciarpella che ieri sera ha incontrato i residenti del quartiere Corva (nel centro sociale di quartiere) e Cretarola che negli ultimi giorni, senza autorizzazione, avevano organizzato pattugliamenti e “ronde” notturne preventive per “frenare” o mettere in fuga ladri e malfattori. «Voi siete la parte più bella e consapevole della città – spiega il sindaco – E’ necessario che si limiti quest’attività del controllo del vicinato. Non spetta a voi rispondere in prima battuta a quell’esigenza di sicurezza, perché il rischio che si creino situazioni che vadano a gravare proprio sulla sicurezza è forte. Andremo ad istituire, dopo aver completato l’iter nel quartiere centro, un controllo del vicinato regolamentato unico per i quartieri Cretarola e Corva. Da parte di quest’amministrazione, e soprattutto dell’assessore di competenza, c’è la determinazione di dare risposta a quest’esigenza di sicurezza».
È chiara la presa di posizione da parte delle istituzioni. Sì al controllo del vicinato, ma non fatto in questa maniera. Ovvero nell’improvvisazione data dalla “disperazione” del momento. «Tutto quello che ha detto il sindaco è condiviso. Quanto è successo in queste settimane comprendiamo che possa scatenare una reazione da parti dei cittadini. Sappiamo che dinanzi a simili episodi, classificati come “microcriminalità”, in realtà si è costretti a vivere momenti che sconvolgono la vita privata di chi li subisce. – spiega il comandate della Polizia Locale, Luigi Gattafoni – Parlate con un cittadino di Porto Sant’Elpidio, che capisce le situazioni che danno fastidio e abbassano la qualità della vita di ognuno. Capisco il sentimento di reazione. Mentre chi vuole delinquere non rispetta le regole, chi vuole tutela deve obbligatoriamente passare per la legge e quindi l’iter risulta meno immediato».
Dovrà quindi essere chiuso il gruppo social, dove in queste settimane il tam tam di segnalazioni è stato incessante. Così come devono essere bloccate le attività di pattugliamento autonomo delle strade e dei campi. «Una situazione spiacevole e grave che ho vissuto in prima persona, confrontandomi e recandomi di persona a casa di chi è stato colpito. – spiega l’assessore alla sicurezza, Enzo Farina riferendosi alla scia di furti – Da parte nostra adotteremo tutti i provvedimenti forti per farvi vivere in serenità. Attueremo, come dice il sindaco, in maniera corretta e legale il controllo del vicinato. Sul discorso telecamere, la videosorveglianza non è più procrastinabile, sarà un intervento immediato dopo quello della fibra ottica». Istallazione della videosorveglianza con la compartecipazione economica tra residenti e istituzione, poi il controllo del vicinato riconosciuto, dopo l’estate?. Soluzioni che però fanno storcere il naso a qualcuno: «Nel frattempo chi ci tutelerà? Se qualcuno prova ad entrare in casa mia, sicuramente ho più certezze dell’arrivo immediato di chi mi abita accanto, prima che della Polizia per questioni di tempistiche». Reazioni placate dal sindaco Massimiliano Ciarpella: «In questi mesi non vi lasceremo soli, ovviamente. Attueremo tutto ciò che necessario e che rientra nelle nostre possibilità e capacità. Organizzeremo un pattugliamento più costante dell’area e lavoreremo già dalle prossime ore, in sinergia con prefetto e questore, per la creazione del controllo del vicinato, la videosorveglianza e il presidio dell’area». Un impegno concreto quello preso dall’amministrazione Ciarpella che ha vissuto forse le 24 ore più complicate della propria carriera amministrativa. Iniziate con l’episodio efferato e di sangue in piazza Garibaldi e concluso col cercare di mantenere la fiducia dei residenti di Corva e Cretarola.
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