«Grottazzolina: l’amministrazione Comunale dice no alla Cgil!». E’ quanto denunciano dal sindacato dei lavoratori. Ma il sindaco Alberto Antognozzi non ci sta: «Polemica strumentale e infondata».
Ma facciamo un passo indietro, all’origine della denuncia del sindacato: «La Cgil è impegnata da oltre un mese, in tutto il territorio nazionale, nella raccolta firme per i 4 quesiti referendari contro la precarietà del lavoro. Raccolta firme che, nella provincia di Fermo, sta riscuotendo grande successo, con oltre 2500 firme raccolte, grazie ad uno straordinario impegno di tutto il gruppo dirigente e dei tanti militanti che stanno presidiando i banchetti allestiti in tutto il territorio provinciale. Un ringraziamento a tutte le amministrazioni comunali che, com’è giusto che sia, hanno concesso le autorizzazioni necessarie per l’occupazione del suolo pubblico, ed un ringraziamento ai tanti sindaci, assessori e consiglieri comunali che hanno voluto sottoscrivere i quesiti referendari, evidentemente convinti del fatto che un lavoro sicuro, stabile, dignitoso e tutelato debba essere una prospettiva auspicabile e da perseguire per un paese, come l’Italia, che fonda la propria Carta Costituzionale sul Lavoro. Probabilmente non la pensa così l’amministrazione comunale di Grottazzolina la quale, con motivazioni piuttosto discutibili, non ci ha concesso uno spazio (per un tavolo e 2 sedie) in piazza Umberto I in occasione della 3 giorni di festeggiamenti per la Beata Assunta. La nota ricevuta via pec dal corpo di Polizia Municipale, in risposta alla nostra richiesta di occupazione del suolo pubblico, dal 31 maggio al 3 giugno, comunica il diniego alla concessione perché il suolo richiesto è stato concesso ad altra Associazione quindi, l’intera piazza, stante a quanto dichiarato dalla polizia municipale, sarà ad esclusivo utilizzo di una Associazione e nessuno, compresi venditori ambulanti, potrà disporre di spazi. Ovviamente faremo le dovute verifiche perché riteniamo le motivazioni del diniego diciamo un po’ forzate, avendo ad esempio per ben 10 giorni raccolto le firme, con le dovute autorizzazioni, alla festa del Patrono del comune di Monte Urano, festa anch’essa religiosa e con caratteristiche molto simili a quella di Grottazzolina. Pretendiamo un chiarimento sull’accaduto in primis dal sindaco, perché dire no alla più grande organizzazione di rappresentanza, qual è la Cgil, è di per se un fatto grave, ma lo è ancor di più perché di fatto, questo diniego, non consentirà ai propri concittadini, ed ai tanti che parteciperanno ai festeggiamenti, di poter ricevere un informazione adeguata sui 4 quesiti e di scegliere se sostenerli o no, come democraticamente sta accadendo nel resto della provincia di Fermo».
Ma la replica del primo cittadino, Alberto Antognozzi, non si fa attendere: «Quella della Cgil è una polemica evidentemente strumentale e manifestamente infondata. La risposta data dalla Polizia Municipale, competente in materia, alla loro richiesta di occupazione suolo pubblico in occasione dei giorni della Festa in onore della Beata Vergine era ovvia e scontata, non potendo la stessa polizia municipale fare diversamente. Durante la Festa gli spazi del centro storico vengono concessi al Comitato Festeggiamenti il quale li gestisce per le varie iniziative. Impossibile concedere ufficialmente uno stesso spazio per gli stessi giorni a due soggetti diversi. Tra l’altro, prima di rispondere, la polizia municipale per spirito di collaborazione ha anche chiesto alla Cgil di individuare spazi alternativi a quelli della festa o giorni alternativi. Cosa non avvenuta. La Cgil stessa avrebbe comunque potuto tranquillamente chiedere direttamente al Comitato uno spazio, come qualche esponente locale poteva facilmente suggerire. Cosa non avvenuta. Ma in realtà – si legge nella nota del sindaco – il loro vero obiettivo non era raccogliere firme per i referendum, per le quali non ci sono scadenze immediate, e possono venire a Grottazzolina quando vogliono dopo la Festa. Volevano partecipare attivamente alla campagna politica per le prossime elezioni amministrative del 8 e 9 giugno. Ed è evidente anche ai più sprovveduti se si pensa che la richiesta (tardiva) è arrivata il giorno successivo ad un incontro organizzato a Grottazzolina dove la Cgil è intervenuta a sostegno della lista contrapposta all’attuale amministrazione comunale. Tutto lecito (…forse per un sindacato che dovrebbe fare altro…) ma andrebbe fatto alla luce del sole. Va infine sottolineato che in oltre 200 anni di storia della Festa della Beata Vergine del Perpetuo Soccorso, la festa più amata dai grottesi, nessuno si era mai permesso di tentare di utilizzarla così per fare propaganda politica. Una totale mancanza di rispetto alla storia della festa, da sempre totalmente lontana dalla politica, una mancanza di rispetto a generazioni di grottesi che da sempre lavorano un anno intero per essa senza nessun ragionamento politico».
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