di Nunzia Eleuteri
È stata presentata questa sera, al quartier generale della Proel SpA a Sant’Omero, la Fondazione Fabrizio Sorbi. Sul palco, a raccontare aneddoti e testimonianze sulla vita dello straordinario imprenditore fermano, il figlio Giacomo Sorbi, CEO di Proel SpA, Sebastiano Di Diego, CEO di Materviva Spa, Marco Mescolini, CEO di Empresa Creativa.
Fabrizio Sorbi ha lasciato impronte indelebili in tutti loro come in tantissime persone che ha incontrato nella vita. Sapeva infondere fiducia, insegnare e poi delegare, spronare e guardare sempre avanti. Aveva fatto della resilienza il suo punto di forza.
Ex allievo del prestigioso ITI Montani di Fermo, l’ingegnere Fabrizio Sorbi, scomparso a giugno dello scorso anno, è stato un imprenditore di ampie vedute. La sua Proel Spa ha sede legale ed operativa a Sant’Omero, in Abruzzo, e ha altre 4 sedi all’estero (Stati Uniti, Corea, Regno Unito e Tunisia). Progettazione e produzione nel settore del suono, della musica e del lighting sono il core business della Proel. Ma Fabrizio Sorbi aveva rivolto il suo cuore recentemente anche ad un altro settore che amava profondamente: il food. E, qualche anno fa, ha voluto intraprendere anche l’avventura di Materviva SpA per “donare benessere con prodotti di qualità promuovendo filiere agroalimentari tracciate, trasparenti e sostenibili”, proprio come si legge nel sito dell’azienda di Tolentino rilevata dall’ingegnere fermano.
Insomma, di progettazione e di cuore viveva l’instancabile Fabrizio Sorbi che girava l’Italia e il mondo ma amava la sua Fermo, dove viveva.
L’evento di questa sera, nell’innovativo teatro della Proel a Sant’Omero, è stato organizzato con quella passione che lui stesso ha saputo tramandare. Ed ecco, infatti, in suo onore, la presentazione della “Fondazione Fabrizio Sorbi” illustrata dalla figlia Azzurra Maria. Una fondazione che lavorerà sui piccoli imprenditori e con loro, creando le condizioni per conoscere e diffondere quelle risorse tanto care a Fabrizio Sorbi: resilienza, passione e innovazione. E uno sguardo sempre volto al futuro. Una fondazione con un logo geometrico: un rombo che contiene un punto. Un simbolo che vuole ricordare proprio l’imprenditore Sorbi, il suo modo di essere preciso e curato in ogni cosa, per certi versi geometrico, ma sempre con lo sguardo proteso al futuro, alla prospettiva. Ed eccolo quel punto nel logo a rappresentare proprio la prospettiva come fa l’arte visiva quando utilizza un punto di fuga sulla linea dell’orizzonte per rappresentare la profondità. Una profondità che, nel caso di Fabrizio Sorbi, era anche nell’anima.
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