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Cesetti: «La Regione non può più voltare le spalle al comparto moda. Servono interventi strutturali»

POLITICA - Il consigliere regionale Pd: «Ho presentato un’interrogazione a risposta immediata, che verrà discussa in consiglio regionale martedì prossimo, per sollecitare la giunta regionale ad assumere urgenti provvedimenti a tutela di questo comparto strategico per l’economia dei nostri territori, messo in difficoltà dal sempre più incerto contesto internazionale e dal rincaro sia delle materie prime che dei costi dell’energia»

«La Regione Marche non può continuare a voltare le spalle al comparto moda. La crisi del settore va affrontata con interventi strutturali, non solo con gli ammortizzatori sociali». A sostenerlo è Fabrizio Cesetti, consigliere regionale del Partito Democratico.

«La crisi del settore moda e il conseguente allarme lanciato dalle associazioni di categoria non possono essere più ignorati dalla Regione Marche. Per questo ho presentato un’interrogazione a risposta immediata, che verrà discussa in consiglio regionale martedì prossimo, per sollecitare la giunta regionale ad assumere urgenti provvedimenti a tutela di questo comparto strategico per l’economia dei nostri territori, messo in difficoltà dal sempre più incerto contesto internazionale e dal rincaro sia delle materie prime che dei costi dell’energia».

«Specie in una realtà come quella della provincia di Fermo – continua il consigliere dem – il settore pelli-calzaturiero, uno dei fiori all’occhiello del Made in Italy, è stato completamente abbandonato al proprio destino sia dalla giunta Acquaroli che dal governo Meloni, nonostante l’istituzione di un apposito ministero dedicato alle eccellenze artigianali nazionali. E’ grave che le istituzioni, come ci segnalano tanti piccoli imprenditori che lavorano conto terzi per le case di moda, propongano come unica soluzione il ricorso alla cassa integrazione per i dipendenti. Gli ammortizzatori sociali, pur fondamentali, non possono costituire la sola risposta a una situazione che sta raggiungendo il punto di non ritorno. Anche perché se è vero che i magazzini sono pieni fino a settembre a causa della mancanza di ordini, le risorse a disposizione per la cassa integrazione non sono sufficienti a coprire l’intero periodo. Senza una visione strategica dell’economia, di cui il centrodestra è completamente privo, e in assenza di interventi strutturali, rischiamo una crisi irreversibile».

 


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