di Matteo Malaspina
Costretto ad aspettare mezz’ora in macchina prima di rientrare a casa, dopo essere uscito dall’istituto Santo Stefano per percorso riabilitativo post operatorio, perché Corso Baccio è stato chiuso a causa di un matrimonio nella chiesa di San Filippo Neri. La disavventura accaduta ad un uomo di Sant’Elpidio a Mare residente in corso Baccio, dietro al Comune, è stata raccontata dalla figlia R.C..
«Sabato mattina sono andata a riprendere mio padre al reparto di lungodegenza del Santo Stefano per riaccompagnarlo a casa. All’inizio di Corso Baccio ho trovato una transenna e un signore della protezione civile mi ha detto che non potevo accedere in piazza perché era in corso un matrimonio – spiega la donna -. Erano circa le 11/11,30 e dopo una piccola attesa spiego che mio padre non camminava bene e dovevo riaccompagnarlo a casa. È intervenuta anche una vigilessa che però è stata intransigente, chiedendomi di aspettare in macchina l’uscita degli sposi».
La figlia racconta di aver aspettato oltre mezz’ora e di aver tentato di accedere dal varco di Porta Marina ma anche lì l’accesso per la piazza non era consentito. «Sicuramente si poteva usare un po’ più di buon senso e permettere il rientro a casa di mio padre visto che gli sposi erano ancora in chiesa e il corso era libero. Nessuno si è preoccupato di chiedere le condizioni di mio padre ma mi hanno semplicemente detto di aspettare – continua -. Ho ricevuto nei giorni scorsi, dopo che ho denunciato la situazione sui social, anche la chiamata del sindaco Pignotti che però ha minimizzato l’accaduto».
La polemica sulla chiusura del corso per i matrimoni non è nuova. Anche qualche settimana fa alcuni residenti e le attività commerciali del centro storico si erano lamentati per lo stesso motivo, tanto da spingere il primo cittadino a fare una comunicazione dove elencava le date delle celebrazioni successive, spiegando che ci potevano essere dei disagi di qualche minuto.
«Non è stato solo qualche minuto, se così fosse stato non avrei detto niente – dice la donna -. Una cosa del genere non deve più succedere, anche perché potevano esserci persone che stavano peggio di mio padre. Così facendo si dimostra che non c’è nessun rispetto per i cittadini».
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