di Alessandro Luzi
Un Mauro Lucentini senza peli sulla lingua questa mattina durante l’intervista a Radio Fm1. Il vicesegretario regionale della Lega non ci è andato certo per il sottile con gli ex del suo partito in Regione: Marco Marinangeli, Mirko Bilò e Lindita Elezi (con dichiarazioni a dir poco infuocate): «Hanno preso un seggio da un partito e lo hanno portato all’esterno, in questo caso nel gruppo misto. Ricordiamoci che sono diventati consiglieri grazie alla Lega. Il seggio per un partito non scatta certo per le preferenze individuali ma per quanti voti prende in totale». Secondo Lucentini sulla vicenda il governatore delle Marche, Francesco Acquaroli, è stato chiaro: «Ha comunicato che non verranno ricandidati con alcun partito». Marinangeli lamentava una gestione verticistica del Carroccio. Poi il patatrac definitivo che ha portato alla sua uscita, ovvero la famosa cena elettorale organizzata da Carlo Del Vecchio in sostegno al candidato alle elezioni europee, l’onorevole Mirco Carloni. Appuntamento in cui il consigliere regionale non è stato invitato. «Questo tipo di gestione c’è sempre stata – sottolinea Lucentini -. Nel 2020 Marinangeli era stato scelto come candidato dal segretario regionale della Lega. I tre si sono chiamati fuori dalla sera alla mattina, senza nessuna avvisaglia. La cena era stata organizzata da Del Vecchio e aveva scelto anche gli invitati. Ricordiamoci che Del Vecchio ancora non ha la tessera del partito, mi auguro comunque un suo ingresso ufficiale. Voci dicono che i tre ex Lega avessero iniziato a sostenere già da qualche mese alcuni candidati alle europee di altri partiti. FdI? Non è da escludere».
Il vicesegretario ha dato anche una lettura del voto dell’ultima tornata elettorale in termini regionali. «Poteva andare peggio. Nelle Marche il risultato comunque conferma la Lega come secondo partito della coalizione. Questo è un dato positivo di cui la politica locale dovrà tenere conto. E’ stato raggiunto grazie alle candidature selezionate sul territorio. Dall’altro lato il Partito Democratico invece è in caduta libera e dovrà prendere atto delle preferenze raccolte da Matteo Ricci, non sostenuto a livello locale. Comunque i numeri del sindaco di Pesaro non fanno paura se il centrodestra è unito». Poi lo sguardo di Lucentini va ai dati nazionali. Secondo il vicesegretario «l’operazione di candidare Vannacci è stata azzeccata in quanto ha preso il 2% dei voti. Ora vediamo quali saranno i risvolti politici di questa decisione. In Regione Acquaroli non può fare a meno della Lega».
Non solo politica. Lucentini si è espresso anche sulla sicurezza, un tema fortemente sentito nel Fermano per via della lunga lista dei fatti di cronaca. «Non sono soddisfatto su come si sta gestendo il discorso immigrazione a livello nazionale. Matteo Salvini aveva dimostrato che si poteva mettere mano pesantemente sull’immigrazione. L’argomento va affrontato diversamente rispetto alle misure attuali, soprattutto se prima di diventare premier si fanno delle promesse che al momento non sono state mantenute. E’ fondamentale mettere mano a questa problematica perché la situazione sta andando fuori controllo». Per quanto riguarda il Fermano il vicesegretario del Carroccio non ha dubbi: «L’unica soluzione è implementare il numero delle forze dell’ordine e, come promise Salvini quando venne a Lido Tre Archi, aprire lì un comando interforze tra Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Locale. Il comune di Fermo avrebbe messo a disposizione dei locali gratuitamente. Poi il governo è caduto e non si è realizzato più nulla. Ad oggi l’apertura di una compagnia dei carabinieri a Porto Sant’Elpidio sulla carta non esiste. Al di là dello spostamento delle Compagnie sul territorio, va incrementato il personale sulla costa. Sul tema sicurezza ho sentito un Vesprini molto arrabbiato, sicuramente darà battaglia e avrà il mio appoggio».
Poi il punto sulla sanità fermana, a partire dalle criticità legate alla riduzione del numero di posti a Medicina del nosocomio di Amandola. «Da quando la sanità è stata affidata al duo Grinta-Carelli (oggi quest’ultimo sostituito da Massimo Esposito) sta viaggiando a una velocità diversa – afferma Lucentini -. La polemica secondo me è fatta ad hoc. Il numero di posti letto riguarda una mera programmazione estiva dell’Ast calibrata sulle ferie del personale. Nell’organico non c’è stato alcun taglio. Sicuramente verranno incrementati gli investimenti per sostenere i presidi del territorio».
Infine il punto di Lucentini su Montegranaro e sul suo futuro politico, lesinando qualche stoccata non troppo velata a Marinangeli. «Intanto a Montegranaro è stato riunito il centrodestra, operazione complicatissima. Poi sto sostenendo l’amministrazione Ubaldi cercando fondi e dando consigli. Stanno lavorando bene e pensate che nei primi due anni di mandato, la giunta ha investito 20 milioni per la città. Questo evidentemente dà fastidio alle opposizioni». «Il mio futuro? Mi vedo tra Ancona e Roma. Rimango a disposizione del partito. Intanto sento echi dal territorio che dicono che questo territorio non è rappresentato in Regione da assessori. A mio avviso li merita. I consiglieri regionali sono importanti e lo vediamo con l’operato di Putzu sulle scogliere di Porto Sant’Elpidio. Al momento non vedo nulla a Porto San Giorgio. Ma al netto di ciò, poi sono gli assessori a stabilire dove mettere i finanziamenti».
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