Posti letto per la Medicina di Amandola, non si placa il dibattito. Dopo la presa di posizione del Pd, con Pompozzi e i consiglieri comunali dem di Amandola, insieme ai sindacati, e la puntualizzazione, o meglio la smentita su eventuali tagli, da parte dell’Ast, oggi sull’argomento tornano il consigliere comunale Pd di Fermo, Paolo Nicolai, e il vicesegretario regionale della Lega, Mauro Lucentini.
«Assistiamo a tagli dei posti letto per la Medicina dell’ospedale di Amandola per sostenere il pronto soccorso in sofferenza da anni per mancanza di personale nel periodo estivo. I sindacati sono insorti proprio perché, anche se la manovra dovesse essere temporanea come annunciato, non era quello che nel consiglio comunale aperto di qualche mese fa la direzione Ast aveva dichiarato. La situazione della sanità sta degenerando, la mancanza di personale è evidente ed il Fermano è troppo svantaggiato. La Regione deve sostenere il direttore Grinta per non creare ulteriori disservizi. In questo caso è la zona montana a farne le spese ed è scandaloso. Bisogna subito convocare una conferenza dei sindaci provinciale con Fermo, Comune capoluogo, che faccia urgentemente da regia».
Ma nega il taglio il vicesegretario del Carroccio, Mauro Lucentini: «A breve Amandola avrà il nuovo ospedale e sarà in grado di rispondere ai reali bisogni della comunità montana dell’area dei Sibillini. Una nuova struttura che in armonia con il territorio rappresenterà sicuramente un punto di forza e connubio con tutte le attività anche ricettive presenti in questo bellissimo territorio. La Regione, la Direzione Ast e la nuova amministrazione comunale stanno lavorando in modo sinergico, costantemente per rispettare i tempi di apertura del nuovo ospedale; sta a dimostrare anche l’investimento in tecnologie ed arredi dei primi 3 milioni dei 5 circa previsti per la nuova struttura. Voglio ringraziare il sindaco del Comune di Amandola, la Direzione Generale e quindi la Regione per il grande lavoro che stanno svolgendo in un’ottica di forte spirito di collaborazione a disposizione per tutta la Comunità Montana.
Infatti ieri mattina tutta la direzione ed i vertici della AST di Fm hanno effettuato un sopralluogo per vedere e confrontarsi con la ditta per gli ultimi lavori di rifinitura del nuovo ospedale. Tutti hanno espresso la loro grande soddisfazione per la nuova struttura che presenterà tutte le attività di ricovero e specialista ambulatoriale previste dal dm 70/15 di ospedale di zona disagiata ed inserite nel Piano Socio Sanità della Regione Marche.
Nella stessa giornata il team ha effettuato un incontro conoscitivo e programmatorio con i medici di medicina generale, quelli di continuità assistenziale, e medici del punto di primo intervento a testimonianza di una bella sinergia con tutti i professionisti. È stata anche l’occasione di un piacevole incontro fra il dg Roberto Grinta e Adolfo Marinangeli, dopo la sua riconferma a Sindaco di Amandola. Si è parlato anche dell’organizzazione del futuro ospedale e dell’attuale organizzazione della Medicina di Amandola. Quindi tutto è pronto, tutto procede secondo il cronoprogramma che è stato condiviso. Non si è registrata alcuna riduzione dei posti letto per la medicina di Amandola e non è neanche intenzione della direzione AST di proporla. Anzi si sta lavorando per una programmazione sanitaria per Amandola e per tutta la comunità montana sempre più attenta ed in linea con le direttive nazionali e regionali di assistenza sanitaria».
Sulla vicenda interviene anche il neoeletto sindaco di Comunanza, Domenico Sacconi: «Una scelta che danneggia i cittadini della nostra comunità»
Con una lettera rivolta all’Ast di Fermo, il sindaco Sacconi ha, infatti, «contestato la decisione – si legge nella nota proprio del primo cittadino – di ridurre i posti letto dell’ospedale di Amandola». Un Sacconi che si dice «già al lavoro per il Comune e per riallacciare i rapporti con i comuni limitrofi. E proprio insieme ad uno di questi, ovvero il comune di Amandola», sta provando a «sovvertire una decisione alquanto discutibile dell’Ast di Fermo. Nello specifico l’Azienda Sanitaria, tramite un proprio atto, avrebbe deciso di ridurre i posti letto della Medicina dell’ospedale di Amandola. Decisione che non ha lasciato indifferente il sindaco Adolfo Marinangeli (che ieri ha incontrato il direttore generale Roberto Grinta, ndr) che ha ritenuto inammissibile tale decisione ed ha lanciato una richiesta di sostegno rivolta a tutti i sindaci della zona: l’appello, per l’appunto, è stato accolto dal sindaco di Comunanza che, in data 13 giugno, ha contattato in prima persona alcuni responsabili dell’Agenzia e della Sanità Regionale. Una scelta altamente lesiva, non solo della comunità che amministro, ma anche di tutte le aree della zona montana- si legge nella nota del sindaco Sacconi – nel mutato contesto demografico ed epidemiologico nel quale ci troviamo, tale decisione contrasta sia con le promesse fatte finora alle nostre comunità sia con i principi cardine di prossimità, innovazione ed uguaglianza che guidano la “Missione Salute” del Pnrr”. Il sindaco prosegue elencando le possibili problematiche che ne potrebbero conseguire: «Le conseguenze di questa scelta sono tanto ovvie quanto drammatiche, si arriverebbe ad avere un aumento dell’insicurezza e dei rischi in situazioni emergenziali, una diminuzione del capitale umano ed una maggiore esposizione allo spopolamento. Tale decisione è una chiara discriminazione nei confronti dei nostri cittadini, evidentemente considerati di serie B in ambito sanitario». Infine chiude il messaggio rinsaldando la sua vicinanza ai cittadini, con l’auspicio che «venga ritrattata la decisione. Ribadisco il mio più convinto supporto all’appello presentato dal collega Marinangeli e mi unisco alla richiesta di riesame della decisione in materia di riduzione dei posti letto. Rimaniamo pronti a difendere i diritti dei nostri cittadini».
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