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Posti letto Medicina Amandola, le sigle sindacali: «Va ritirato il provvedimento che li riduce»

AMANDOLA - Le sigle sindacali: «Ribadiamo che, laddove tale provvedimento non venga immediatamente sospeso e ritirato, saremo pronti alla proclamazione dello stato di agitazione e alla più ampia e condivisa mobilitazione».

«Leggiamo con enorme stupore il comunicato apparso ieri sera sulla stampa locale, inviato con tutta evidenza dalla direzione aziendale dell’Ast Fermo, che sembra parlare di una realtà totalmente differente. Nella nota infatti, oltre a specificare come sia il tavolo sindacale di domani (lo stesso convocato prima a mezzo stampa che attraverso i canali istituzionali) il luogo deputato ad un confronto “sereno ed equilibrato”, come a sottolineare che i panni sporchi si lavano in casa, si segnala come il provvedimento di riduzione dei posti letto del reparto di Medicina Amandola non sia mai stato nei fatti applicato. La verità è invece che già ieri, prima ancora dell’incontro fissato per discuterne, i posti letto erano scesi a 12, situazione analoga ad oggi, 25 giugno, in cui i ricoveri sono fermi a 13». E’ quanto si legge in una nota stampa dei sindacati inoltrata dal segretario generale Cgil Fp Fermo, Michael Egidi, e a firma anche del componente del comitato reggenza della Cisl Fp Marche, Giuseppe Donati, del segretario territoriale Uil Fpl Ap-Fm, Luigi Emiliozzi, di quello della Nursind Fermo, Gianluca De Paolis e di quello della Nursing Up fermana, Anna Donataccio.

«Registriamo poi, oltre a una totale assenza sulla vicenda del maggior attore politico della provincia fermana, una mistificazione a mezzo stampa avvenuta ad opera di altre figure politiche locali che, oltre a tacciare la nostra rimostranza come “polemica fatta ad hoc”, si spingono anche a certificare come non vi sia alcun taglio se non temporaneo e finalizzato a “tamponare” le esigenze organiche del periodo estivo. La verità è invece che, nel provvedimento dello scorso 13 giugno, ancora non ritirato nè modificato, si parlava di necessità di adeguare il numero dei posti letto della Uoc in oggetto a quanto previsto dal DM 70/2015, che però, per i nosocomi operanti in area disagiata, come è riconosciuto quello di Amandola, prevede indicativamente 20 posti letto, e non si faceva nessun accenno né alla riapertura dell’Obi, né tantomeno alla necessità di coprire i turni di ferie estive, cancellando di fatto i piani ferie di coloro che verrebbero spostati da Medicina Amandola ad altre postazioni. In conclusione, segnaliamo alla direzione aziendale che, con massima responsabilità e pieno spirito di servizio, restiamo disponibili a valutare ogni eventuale problematica all’interno del tavolo sindacale, ma non possiamo in alcun modo tollerare atteggiamenti mistificatori e svilenti del nostro ruolo di rappresentanti degli interessi sia delle lavoratrici e dei lavoratori dell’Ast di Fermo, che dell’utenza stessa. Ribadiamo che, laddove tale provvedimento non venga immediatamente sospeso e ritirato, saremo pronti alla proclamazione dello stato di agitazione e alla più ampia e condivisa mobilitazione».

 


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