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Banca del Piceno, Gabriele Illuminati è il nuovo direttore generale (Video e foto)

ACQUAVIVA PICENA - Il presidente Donati sottolinea la forte volontà della scelta di una figura interna alla banca e annuncia: «non sono in vista fusioni, siamo forti così»

 

di Peppe Ercoli

 

Gabriele Illuminati è il nuovo direttore generale della Banca del Piceno che ha dunque completato il rinnovamento delle cariche dopo la nomina a giugno di Sandro Donati a presidente.

Sandro Donati e Gabriele Illuminati

La scelta è andata, come annunciato dallo stesso Donati dopo la sua nomina, su una figura già presente all’interno della Banca del Piceno.

Illuminati ha 46anni e risiede a Grottammare «dove è facile incontrarmi» ha detto nel corso di una conferenza stampa nella sede di Acquaviva Picena. E’ laureato in Economia e Commercio, dal 2005 è dottore commercialista e revisore contabile; dal 2008 è iscritto anche al registro dei revisori legali. Nel compito che andrà a svolgere di rilievo è senza dubbio l’esperienza nella gestione di filiali e nella pianificazione strategica.

Tra i punti che Illuminati ha tenuto a sottolineare presentandosi alla stampa e quindi alla comunità c’è la considerazione che «la Banca del Piceno reinveste i circa 2 miliardi e oltre di euro che amministra e questo fa la differenza con gli altri istituti di credito».

 

Gabriele Illuminati

I numeri della Banca del Piceno parlano di una realtà solida e solidale «con la popolazione dei 78 comuni in cui operiamo e dove nello scorso anno sono stati erogati 106 milioni di euro di quella che definiamo la nuova finanza, intendendo con questo termine l’aiuto che riteniamo fondamentale per l’economia del territorio, ossia alle piccole e medie imprese e alle famiglie» ha detto ancora il neo direttore della Banca del Piceno Illuminati.

 

(Continua a leggere dopo il video)

Il presidente Donati ha palesemente manifestato soddisfazione per la scelta di Illuminati alla direzione ricordando che la Banca del Piceno è presente nelle province di Ascoli, Macerata e Teramo con 28 sportelli.

«Abbiamo voluto fortemente che fosse una figura interna alla banca perché crediamo alle professionalità che abbiamo e intendiamo valorizzarle».

Sandro Donati

Sul futuro Donati ha detto che «al momento non ci sono esigenze di nuove aperture di sportelli, siamo ben messi così nel territorio. Così come non c’è in animo una politica di fusione, ma non escludo che nel tempo potrà accadere, pur non sapendo attualmente quantificare in quanti anni. Nel nostro territorio – ha spiegato Donati – delle sovrapposizioni ci sono, per esempio con la Bcc di Ripatransone; però non è che vogliamo fare una guerra per fagocitarli, anzi collaboriamo in maniera molto fattiva, così come con le Bcc di Recanati e dei Sibillini».


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