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«Il sindaco Marinangeli dica tutta la verità sul bypass di Amandola» La replica di Ortenzi

AMANDOLA - Il presidente della Provincia, Michele Ortenzi, respinge al mittente le accuse: «Anziché continuare a scrivere lettere e addossare colpe, cerchi una maggiore collaborazione con tutti gli attori in campo per poter arrivare nel più breve tempo possibile alla conclusione dell’intervento»

Michele Ortenzi

«Ricostruzione faziosa e incompleta quella fatta dal sindaco Marinangeli relativa al bypass di Amandola». E’ la replica del presidente della provincia, Michele Ortenzi, alla nota del sindaco di Amandola Adolfo Marinangeli. Pomo della discorda i lavori per il bypass. «Sono fermi da anni e la Provincia non risponde» era l’accusa di Marinangeli nei confronti dell’amministrazione provinciale.

«I lavori sono iniziati a fine 2018 dopo un iter tormentato durato alcuni anni – afferma Ortenzi – nel frattempo il sindaco dimentica che abbiamo attraversato una pandemia mondiale e due guerre (ancora in corso) con conseguenze note a tutti gli enti pubblici: difficoltà nel reperimento delle materie prime e aumento prezzi dei materiali che hanno fatto lievitare il costo dell’opera e allungare i tempi di realizzazione. Il Sindaco lamenta la mancanza di contatto con la Provincia, non ricordando che da agosto a novembre 2023, con decreto del Presidente della Provincia, l’allora segretario generale è stata autorizzata a ricoprire il ruolo di segretario proprio presso il comune di Amandola, di conseguenza ha avuto da sempre un rapporto diretto con l’ente che oggi accusa di essere silente.
Sempre Marinangeli fa riferimento ad una lettera del 2022 come ultimo contatto con l’ente, ma omette di citare le due missive successive inviategli dalla Provincia, in particolare quella del 26 luglio 2023 (prot. Nr. 13439) nella quale il dirigente descrive le motivazioni dei ritardi dovute principalmente: alla Ciip che avrebbe dovuto realizzare e mettere in funzione il nuovo depuratore, lavoro ad oggi non ancora ultimato; ai danni conseguenti l’alluvione del maggio 2023; alla perizia di variante con accordo tra Comune, Provincia e alcuni privati, e conseguente cronoprogramma dei lavori da eseguire, perizia non ancora conclusa dal direttore dei lavori che, non dimentichiamolo, è un dipendente del Comune di Amandola. La messa in funzione del nuovo depuratore è fondamentale per poter procedere alla dismissione e demolizione di quello vecchio. Quest’ultimo infatti è posizionato proprio lungo il tracciato del nuovo tratto stradale che per questo motivo non può essere ultimato. A tal proposito, è curioso che con protocollo nr. 10264 del 2-7-2024 Marinangeli scriva al Ciip per sollecitare il completamento dei lavori di loro competenza per poi “dimenticare” di citare questo tra i motivi dei ritardi nel suo comunicato stampa dove prende di mira i soli uffici provinciali. Altri ritardi sono relativi ai danni causati dall’alluvione con cedimenti franosi che hanno interessato le aree di cantiere. Una frana di particolare entità risulta depositata sul nuovo tracciato stradale in località Pignotto-ex ferrovia. Per questa la Provincia ha affidato già un incarico alla ditta esecutrice dei lavori per procedere allo smaltimento e al riutilizzo del materiale franoso che dovrà essere depositato in prossimità del vecchio depuratore dopo che sarà stato demolito».

«Infine, si è in attesa della già citata perizia di variante che deve essere presentata dal direttore dei lavori insieme ad un dettagliato cronoprogramma (già sollecitato dal dirigente della Provincia) – conclude il presidente – che consenta di riprendere e completare i lavori nell’ultimo tratto del bypass con la realizzazione della relativa rotonda in progetto. Il finanziamento per questi lavori risale al 2008, piuttosto spieghi Marinangeli come è stato possibile impiegare dieci anni per arrivare all’inizio lavori (fine 2018). Eppure in quei dieci anni c’era lui in provincia, prima come assessore poi come consigliere, senza dimenticare che nei suoi anni da assessore (2009-2014) la Provincia di Fermo poteva contare su circa 250 dipendenti contro gli 80 attuali. Invitiamo pertanto il Sindaco di Amandola ad essere più rigoroso e fedele nella ricostruzione dei fatti e mostrare un maggiore rispetto nei confronti dell’ente Provincia di Fermo. Anziché continuare a scrivere lettere e addossare colpe, cerchi una maggiore collaborazione con tutti gli attori in campo per poter arrivare nel più breve tempo possibile alla conclusione dell’intervento».


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