di Matteo Achilli (foto e video Simone Corazza)
Spiagge fermane più sicure grazie anche al protocollo d’intesa per contrastare e prevenire i fenomeni di irregolarità nelle attività di intrattenimento e “malamovida” sottoscritto stamattina in Prefettura.
Alla sottoscrizione del protocollo, insieme al prefetto, Edoardo D’Alascio, ed i vertici provinciali delle forze dell’ordine, c’erano anche il presidente della Provincia di Fermo e i sindaci dei sei Comuni costieri della provincia fermana: Fermo, Porto Sant’Elpidio, Porto San Giorgio, Altidona, Campofilone e Pedaso. Coinvolte anche Camera di Commercio delle Marche, Sia e le associazioni di categoria del territorio interessate, come Confindustria, Cna, Confartigianato Imprese, Confesercenti, Confcommercio Marche Centrali e Fipe ma, soprattutto, a firmare c’erano diversi titolari degli esercizi commerciali dei Comuni rivieraschi che, nel corso dei lavori preparatori, hanno manifestato la volontà di aderire al protocollo.
La sottoscrizione, raggiunta grazie al coordinamento della Prefettura, rappresenta un significativo esempio di coesione tra istituzioni, enti del territorio e operatori economici.
«Questo protocollo, insieme ad esempio a quello del controllo del vicinato siglato con il comune di Porto Sant’Elpidio, è voluto per coinvolgere direttamente i cittadini, in questo caso le associazioni e i singoli operatori, ad essere proattivi e rappresentare un punto di riferimento per le istituzioni e le forze dell’ordine. Gli operatori, là dove percepiscono situazioni di criticità di ordine e sicurezza pubblica, in prossimità dei loro locali – ha spiegato il prefetto D’Alascio – dovranno segnalarlo alle istituzioni. Il cittadino deve essere corresponsabile delle politiche che le istituzioni pongono in essere sul territorio. L’adesione è stata molta da parte degli operatori, grazie anche alla sensibilizzazione fatta dai sindaci. Quello della malamovida è un problema che sta a cuore a tutti. Oggi ci troviamo a firmare un protocollo frutto di un lungo lavoro di condivisione fatto nel corso dei mesi scorsi, tra tutte le parti in causa. Il protocollo si divide in sette punti, ognuno dei quali prevede degli impegni per le parti che lo controfirmano. Voglio sottolineare con forza, che i dati arrivati dal comparto turistico sono incoraggianti, a conferma di come la nostra provincia venga percepita in maniera positiva e non in modo negativo, come a volte viene descritta dalla stampa. Da parte mia ci sarà l’impegno a far visita nei prossimi giorni ai vari chalet, per capire come si stanno organizzando gli operatori e come stanno procedendo le cose. Siamo aperti anche a ulteriori forme di coinvolgimento dei cittadini. Sono convinto – ha concluso il prefetto D’Alascio – che questa battaglia sulla sicurezza, insieme, la vinciamo».
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