Ondata di calore, ecco come proteggersi. Grinta e Ciucani: «Accessi al Pronto soccorso in aumento ma reggiamo» Calcinaro: «Seguiamo gli anziani»
SALUTE - Il direttore generale Ast Fermo e quello del Pronto Soccorso: «Tra triage e Pronto soccorso abbiamo una cinquantina di richieste al giorno ma riusciamo a rispondere bene. Le criticità maggiori si registrano dalle 11 alle 16. In generale, nell’arco delle 24 ore si registrano in media tra le 110 e le 120 richieste di accesso» I CONSIGLI PER DIFENDERSI DAL CALDO
Aumentano le richieste di accesso all’ospedale civile Augusto Murri di Fermo, con le temperature in crescita e le persone fragili a rischio nelle settimane più calde dell’estate. Nei prossimi giorni sono attese giornate da bollino rosso, con le temperature percepite che raggiungeranno i 40 gradi in gran parte della regione.
Il numero degli accessi al pronto soccorso è in costante e progressivo aumento come avviene ogni estate, sia per il caldo sia per un fisiologico aumento della popolazione che avviene nella stagione estiva, essendo il Fermano un territorio a vocazione turistica. L’afflusso maggiore si verifica nelle ore tra le 11 e le 16, con circa cinquanta richieste di accesso tra triage e pronto soccorso. In generale, nell’arco delle 24 ore si registrano in media tra le 110 e le 120 richieste di accesso.
Il dg Ast, Roberto Grinta
La categoria più colpita rimane quella degli anziani, per i quali nella stagione estiva aumentano le problematiche causate dalla disidratazione. Oltre alle temperature massime, finora considerate accettabili dagli operatori sanitari, la maggiore preoccupazione deriva dal fatto che, anno dopo anno, questo caldo eccessivo tende a prolungarsi nel tempo anche oltre i mesi strettamente estivi.
Il direttore Pronto Soccorso, Antonio Ciucani
«Diciamo che la situazione ancora non è cosi allarmante. Il numero degli accessi è in costante aumento come d’altronde ad ogni estate, sia per il caldo che per un aumento della popolazione visto che siamo in un territorio a vocazione turistico» le dichiarazioni di Antonio Ciucani, direttore facente funzioni del pronto soccorso e del 118 di Fermo rilasciate al TgR Marche».
«Le criticità maggiori si registrano dalle 11 alle 16 – afferma Roberto Grinta, direttore generale dell’Ast Fermo – tra triage e Pronto soccorso abbiamo una cinquantina di richieste al giorno ma riusciamo a rispondere bene».
Il sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro
Dopo l’allerta arancione di ieri, oggi si passa a quella rossa, di livello 3. In tutta la regione sono stati adottati particolari provvedimenti dalle varie amministrazioni comunali, tra cui quella di Fermo. «Ordinariamente, noi seguiamo con il servizio di assistenza domiciliare, quasi un centinaio di anziani che in questo modo possono evitare di uscire lasciando incombenti agli assistenti domiciliari» chiosa Paolo Calcinaro, sindaco di Fermo.
Ecco allora i consigli che arrivano direttamente dal Ministero della Salute per difendersi dal caldo
Una serie di semplici abitudini comportamentali e misure di prevenzione possono contribuire a ridurre notevolmente le conseguenze nocive delle ondate di calore. Si tratta di 10 semplici regole comportamentali in grado di:
limitare l’esposizione alle alte temperature
facilitare il raffreddamento del corpo ed evitare la disidratazione
ridurre i rischi nelle persone più fragili (persone molto anziane, persone con problemi di salute, che assumono farmaci, neonati e bambini molto piccoli).
Come difendersi dal caldo
Non uscire nelle ore più calde: durante un’ondata di calore, evitare l’esposizione diretta al sole nelle ore più calde della giornata (tra le 11.00 e le 18.00).
Migliorare l’ambiente domestico e di lavoro: la misura più semplice è la schermatura delle finestre esposte a sud e a sud-ovest con tende e oscuranti regolabili (persiane, veneziane) che blocchino il passaggio della luce, ma non quello dell’aria. Efficace è naturalmente l’impiego dell’aria condizionata, che tuttavia va usata con attenzione, evitando di regolare la temperatura a livelli troppo bassi rispetto alla temperatura esterna. Una temperatura tra 25-27°C con un basso tasso di umidità è sufficiente a garantire il benessere e non espone a bruschi sbalzi termici rispetto all’esterno. Da impiegare con cautela anche i ventilatori meccanici, che accelerano il movimento dell’aria, ma non abbassano la temperatura ambientale; per questo il corpo continua a sudare. È perciò importante continuare ad assumere grandi quantità di liquidi. Quando la temperatura interna supera i 32°C, l’uso del ventilatore è sconsigliato perché non è efficace per combattere gli effetti del caldo.
Bere molti liquidi: Bere molta acqua e mangiare frutta fresca è una misura essenziale per contrastare gli effetti del caldo. Soprattutto per gli anziani è necessario bere anche se non si sente lo stimolo della sete. Esistono tuttavia particolari condizioni di salute (come l’epilessia, le malattie del cuore, del rene o del fegato) per le quali l’assunzione eccessiva di liquidi è controindicata. Se si è affetti da qualche malattia è necessario consultare il medico prima di aumentare l’ingestione di liquidi. È necessario consultare il medico anche se si sta seguendo una cura che limita l’assunzione di liquidi o ne favorisce l’eliminazione.
Moderare l’assunzione di bevande contenenti caffeina, evitare bevande alcoliche
Fare pasti leggeri: la digestione è per il nostro organismo un vero e proprio lavoro che aumenta la produzione di calore nel corpo.
Vestire comodi e leggeri, con indumenti di cotone, lino o fibre naturali (evitare le fibre sintetiche). All’aperto è utile indossare cappelli leggeri e di colore chiaro per proteggere la testa dal sole diretto. Proteggere anche gli occhi con occhiali da sole con filtri UV. Particolare attenzione ai bambini.
In auto, ricordarsi di ventilare l’abitacolo prima di iniziare un viaggio, anche se la vettura è dotata di un impianto di ventilazione. In questo caso, regolare la temperatura su valori di circa 5 gradi inferiori alla temperatura esterna evitando di orientare le bocchette della climatizzazione direttamente sui passeggeri. Se ci si deve mettere in viaggio, evitare le ore più calde della giornata (specie se l’auto non è climatizzata) e tenere sempre in macchia una scorta d’acqua. Non lasciare mai neonati, bambini o animali in macchina, neanche per brevi periodi.
Evitare l’esercizio fisico nelle ore più calde della giornata. In ogni caso, se si fa attività fisica, bisogna bere molti liquidi. Per gli sportivi può essere necessario compensare la perdita di elettroliti con gli integratori.
Offrire assistenza a persone a maggiore rischio (come gli anziani che vivono da soli, i lattanti etc.) e segnala ai servizi socio-sanitari eventuali situazioni che necessitano di un intervento. Negli anziani un campanello di allarme è la riduzione di alcune attività quotidiane (spostarsi in casa, vestirsi, mangiare, andare regolarmente in bagno, lavarsi) che può indicare un peggioramento dello stato di salute. Controlla la temperatura corporea dei lattanti e bambini piccoli, abbassandola con una doccia tiepida e quando possibile aprire il pannolino
Dare molta acqua fresca aglianimali domestici e lasciarla in una zona ombreggiata.
È importante seguire le raccomandazioni per proteggersi dal caldo. In particolare gli operatori socio-sanitari devono seguire alcuni accorgimenti, in quanto vanno incontro, più frequentemente delle altre persone, a disturbi caldo-correlati: è importante, quindi, che questi lavoratori comincino a rinfrescarsi e idratarsi già prima del turno di lavoro.