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L’addio a Giordano Conti con l’omaggio delle bandiere: «Celebriamo la vita e non la morte»

SANT'ELPIDIO A MARE - L'omelia di don Robert: «Giordano sapeva dare aiuto nei momenti difficili e trovare un sorriso per tutti, questo rimane vivo nei ricordi»

Una Collegiata gremita ha accompagnato questo pomeriggio l’ultimo viaggio di Giordano Conti, il 44enne vittima di una fatale caduta in moto, nella notte tra giovedì e venerdì, sulla Mezzina. I familiari, i tanti amici e conoscenti di una vita, dai compaesani alle persone incontrate nelle esperienze lavorative in locali della costa e dell’entroterra. I ragazzi coetanei della figlia adolescente, arrivati per portare conforto all’amica.

Giordano Conti

Ad officiare le esequie don Robert Grzechnik, che ha portato anche il saluto del parroco di Sant’Elpidio don Enzo Nicolini. «La scomparsa così prematura e inattesa di Giordano ci coglie di sorpresa, ci sgomenta. Oggi, però, siamo qui a celebrare la vita eterna, non la morte, a fare professione di fede, anche quando il disegno divino ci risulta difficile da comprendere. Dalle testimonianze che ho sentito, Giordano era capace di dare aiuto nei momenti difficili e di trovare un sorriso per tutti, questo rimane vivo nei nostri ricordi».

Un lungo applauso che si è levato spontaneo dalla Collegiata ha concluso la cerimonia funebre. All’uscita della bara, gli amici del Gruppo storico della Contesa, di cui Giordano ha fatto parte per diversi anni, lo hanno voluto salutare con quelle bandiere che tante volte, in Italia e all’estero, hanno sventolato al cielo. Hanno formato un picchetto d’onore per poi dedicargli un ultimo lancio, prima che il carro funebre imboccasse la strada del cimitero elpidiense.


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