di Silvia Ilari (foto Simone Corazza)
Il ritrovo nella sede del Centro sociale “San Marco”: a Bet Onlus, Comunità Sant’Anna, On the Road, Sagrini Onlus e 6842 euro a testa. Nel marzo scorso, in una piazza del Popolo colorata dai quadrati delle vittorine, sono state vendute 1460 coperte di forma quadrata a scopo benefico. Questo e tanto altro è Viva Vittoria.
«Una bellissima esperienza per noi accolta subito da tutte le associazioni che abbiamo contattato per aiutarci nel realizzare i quadrati e che ci hanno ringraziato per aver dato loro anche un motivo d’incontro». Ha descritto così, ieri, la prima volta di Viva Vittoria a Fermo, il presidente del centro sociale San Marco, Claudio Monterubbiano. Ad accompagnarlo nella presentazione e nei ricordi degli eventi del 10 marzo, la project manager di Viva Vittoria Fermo, Azzurra Sorbi.
A rappresentare la Commissione Pari Opportunità regionale, la presidente Maria Lina Vitturini: «Per noi la lotta alla violenza di genere è prioritaria, sono stata felice di sostenere, anche economicamente questo impegno. Patrociniamo tanti progetti, ma questo è stato davvero importante, se n’è parlato in tutta la regione, non è rimasto confinato a Fermo. Complimenti davvero a tutti».
Soddisfatta Romina Giommarini della Commissione Pari Opportunità di Fermo: «Ci avete dato la dimostrazione che insieme possiamo fare tanto; l’aiuto di tutti, oggi, va a cause importanti. Abbiamo fatto una cosa grande».
Il coinvolgimento delle CpO (compresa quella provinciale attraverso la consigliera Luciana Mariani) non è casuale: Viva Vittoria, infatti, nasce a Brescia nel 2015, da un’idea di Cristina Begni e si espande in tutta Italia, al fine di fare qualcosa di concreto contro la violenza sulle donne. Fermo è stata la 34sima città a partecipare.
Per l’amministrazione comunale di Fermo ha preso la parola l’assessore ai Servizi Sociali Mirco Giampieri: «Dietro a Claudio Monterubbiano c’è uno staff sempre pronto a fare qualcosa per il territorio. Oggi Fermo è più ricca» e quello al Turismo Annalisa Cerretani: «Sono contenta per il calore che c’è stato, davvero una vetrina per la città. Ho regalato le coperte alle mie migliori amiche, erano tutte con gli occhi lucidi. È stato troppo bello ed emozionante».
Una parentesi si è aperta con don Vinicio Albanesi, presente con una dottoressa albanese, che ha parlato del progetto della Comunità di Capodarco nel Paese delle Aquile, in cui da 30 anni si occupa di disabili, compresi bambini da zero a 12 anni.
I numeri
Le Commissioni per le Pari Opportunità (CpO) coinvolte hanno suggerito le quattro associazioni da aiutare. Sette sono stati i centri sociali coinvolti, mentre quattro sono state le contrade che hanno dato disponibilità (Molini Girola che ha realizzato la cifra record di 520 quadrati, San Bartolomeo, San Martino e Castello).
1296 kg di lana sono stati impiegati per realizzare i quadrati, 16 sono le città fuori Regione da cui sono arrivati pacchi contenenti quadrati di lana.
A Fermo sono state vendute 1460 coperte,. Delle 330 avanzate, 60 a testa verranno redistribuite tra le associazioni. Il resto verrà venduto durante eventi, come già accaduto a Monte Urano e Porto Sant’Elpidio.
E poi c’è il fotolibro a cura di Simone Corazza, che verrà realizzato con le foto dell’evento del 10 marzo a Piazza del Popolo, e che sarà disponibile per il pubblico tra il 25 e il 28 novembre, durante un evento previsto al Teatro dell’Aquila.
In totale sono stati raccolti 29.898 euro, con un utile pari a 27.368 euro. Di conseguenza, ogni associazione ha ricevuto 6.842 euro.
Le associazioni
Attraverso le proprie coordinatrici, ogni realtà associativa ha detto cosa farà con i soldi ricevuti.
A dare voce a Bet Onlus, Suor Rita Pimpinicchi: «Porteremo a termine alcuni progetti rimasti in sospeso. Inoltre, ricompreremo le attrezzature per la cucina di “Casa Sandra” a Monte Urano, struttura per l’accoglienza per donne sole o con bambini in difficoltà».
Per la Comunità Sant’Anna dell’Associazione Mondo Minore Ets, presente Lucia Censi: «Utilizzeremo i fondi per far fare delle esperienze ai ragazzi, come prendere la patente o gite. Inoltre, li useremo per la nuova sede della comunità».
Chiara Ferrari ha rappresentato On the Road che ha istituito una casa rifugio in provincia di Fermo: «Creeremo un laboratorio e spazi per minori che si ritrovano in una realtà diversa da casa loro».
Ai minori, pensa anche la Fondazione Sagrini Onlus, rappresentata da Laura Censi: «Abbiamo condiviso le scelte con le mamme, le donne della comunità: compreremo macchine da cucire. Inoltre, risistemeremo lo spazio per i bambini e poiché non ci aspettavamo una somma così grande, organizzeremo due giorni di vacanza per offrire qualcosa fuori dall’ordinario».
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