«Dopo il sondaggio di gradimento pubblicato da Il Sole 24 Ore, Acquaroli si dice non preoccupato. Non lo siamo di certo nemmeno noi. Forse lo sono i suoi alleati alle prese con la predisposizione di un piano B». Sono le dichiarazioni della segretaria Pd Marche Chantal Bomprezzi, dopo la pubblicazione della classifica Governance Pool del noto quotidiano economico sull’indice di gradimento degli amministratori, e che ha fatto registrare un crollo del governatore delle Marche.
«È certamente un errore non riconoscere i propri errori – prosegue Bomprezzi – Il voto di un mese fa non è indicativo del gradimento verso il suo operato e poi, se vogliamo esser precisi, il voto a ‘Giorgia’ è stato come quello del nostro Matteo Ricci. Il voto non è un assegno trasferibile, il governatore dovrebbe saperlo, affrontare con più umiltà e riconoscere gli errori del suo mandato».
La segretaria dem evidenzia alcuni dei «tanti punti critici dell’operato di Acquaroli» in questi oramai 4 anni: «Oltre che in tema di sanità, dove stanno riducendo a brandelli il servizio pubblico, un esempio chiaro delle mancanze delle attuali amministrazioni di destra, riguarda la gestione dei rifiuti nella provincia di Macerata, dove i cittadini stanno pagando tariffe esorbitanti. Invece di scusarsi per questo disservizio, Acquaroli, insieme al leghista Parcaroli (presidente della provincia), cerca di rimandare la discussione all’autunno prossimo, evidenziando un ritardo spaventoso e vergognoso nella programmazione regionale su un tema cruciale come quello ambientale».
La segretaria dem rilancia quindi il fronte delle opposizioni: «Il Partito Democratico è pronto a prendere in mano le redini della Regione Marche con un candidato forte e una piattaforma solida per il rilancio della regione. Dovremo lavorare molto per risollevare i servizi sanitari regionali, garantendo accesso e qualità per tutti i cittadini; potenziare il sistema di welfare per supportare le famiglie, i giovani e gli anziani; ridare slancio alle nostre piccole e medie imprese ed a tutta l’economia regionale oggi in forte crisi».
Secondo Bomprezzi, snodo cruciale sarà costruire un’ampia alleanza: «Alla prossima festa dell’Unità a Pesaro, lanceremo le basi per costruire una coalizione ampia e inclusiva; sarà alternativa alle destre, concreta e competente».
«I rumors su una possibile sostituzione di Acquaroli non preoccupano il Pd» rimarcano i dem. «Non so – ribatte la segretaria – se la destra stia pensando ad un altro candidato, ma i risultati pessimi di questa giunta dimostrano che il timore della sconfitta è già palpabile. Il Partito Democratico delle Marche è pronto a guidare la Regione verso il cambio di rotta: occorre avviare progetti infrastrutturali cruciali per migliorare la mobilità e la connettività regionale, oggi tra le peggiori di Italia. Molto si potrà fare utilizzando in modo rapido ed efficiente le risorse europee disponibili per stimolare la crescita e l’innovazione, al contrario di quello che sta facendo la giunta Acquaroli» ha concluso Chantal Bomprezzi.
Governance Pool: cala il consenso per Acquaroli. Calcinaro resiste
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