«Nei primi 5 mesi del 2024, il numero di infortuni sul lavoro denunciati nella provincia di Fermo cresce del 11,8%, e si susseguono le irregolarità riscontrate da ispettorato del lavoro e carabinieri nei cantieri anche pubblici, fenomeni che confermano le nostre preoccupazioni e che dovrebbero far suonare la sveglia a chi, per troppo tempo, avrebbe dovuto fare e non ha fatto». E’ quanto denunciano dalla Cgil, con il segretario Alessandro De Grazia.
Per il segretario, quindi, «è giunto il momento che ognuno si assuma le proprie responsabilità, imprese e politica in primis! Le imprese hanno infatti l’onere di garantire, a lavoratrici e lavoratori, il loro “stato di benessere fisico, mentale e sociale, non consistente solo in un assenza di malattia o di infermità” come previsto dal Dlgs 81/08. La politica ha l’onere di garantire adeguate risorse ai servizi di prevenzione, di rafforzare gli organi ispettivi, le forze dell’ordine, di inasprire il sistema sanzionatorio, in sostanza di garantire la funzionalità di tutti quei presìdi che possano, da una parte fare prevenzione efficacemente, dall’altra verificare che le norme in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro vengano applicate e rispettate. Questi sono i 2 elementi imprescindibili di un sistema produttivo virtuoso, fondato sulla qualità della vita e del lavoro di chi beni e sevizi li produce, ovvero le lavoratrici ed i lavoratori».
«Avremo modo di confrontarci ed avanzare le nostre proposte su queste tematiche venerdì mattina in Prefettura, in occasione dell’insediamento del Tavolo di coordinamento Provinciale per la Legalità e Prevenzione della Sicurezza sul Lavoro, voluto con determinazione dal Prefetto di Fermo Edoardo D’Alascio che, sin dal suo recente insediamento, si è fortemente impegnato – conclude il segretario Cgil – per costruire un valido e costruttivo sistema di relazioni tra istituzioni e parti sociali».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati