Ripopolamento delle aree interne e nuove assunzioni di disoccupati. Il Comune di Amandola, guidato dal sindaco Adolfo Marinangeli rilancia i bandi sul tavolo.
Ma partiamo dal primo argomento. Il Comune di Amandola e l’assessorato Attività Produttive e Lavoro ricordano il bando regionale di concessioni di contribuiti per l’avvio di impresa o di unità locale. «La Camera di commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura delle Marche e la Regione Marche hanno emesso un bando che – fa sapere il sindaco Marinangeli – prevede la concessione di contributi per l’avvio di impresa o di unità locale, come strumento volto a favorire il ripopolamento delle aree interne con particolare attenzione ai borghi. Il bando è rivolto ad aspiranti imprenditori o a imprese già esistenti che intendano aprire una nuova unità produttiva dedicata ai settori del commercio, turismo e artigianato artistico. Per le micro, piccole e medie imprese di nuova costituzione, il richiedente non deve essere già imprenditore in imprese operanti nei settori sopra menzionati».
Il richiedente deve procedere all’iscrizione dell’attività imprenditoriale al Registro Imprese della Camera di Commercio delle Marche dopo il 12 luglio 2024, giorno di apertura del bando, ed entro il 30 luglio 2024 alle ore 16, data di chiusura. L’entità dell’aiuto prevede un contributo del 70% a fondo perduto fino ad un massimo di 10.000 euro, con una spesa minima sostenuta dal richiedente pari a 5.000 euro. Tutte le spese devono essere sostenute dopo l’apertura del bando. Gli interventi ammissibili sono i seguenti: parcelle notarili inerenti ai costi sostenuti per la costituzione di società, con una spesa massima pari a 400 euro nel caso di ditte individuali per la parcella emessa da un consulente iscritto all’ordine dei commercialisti; acquisto di beni strumentali; impiantistica per un importo massimo del 30% del totale dell’investimento complessivo; acquisto e sviluppo di software; registrazione e sviluppo di marchi e brevetti; realizzazione del sito web aziendale entro un limite massimo di spesa di 1.000 euro; realizzazione di progetti digitali per la fruizione di beni non materiali entro il limite massimo di spesa di 500 euro netti; eventuali altre spese previa valutazione dell’ente camerale.
Inoltre, è prevista una quota aggiuntiva di 1.000 euro nel caso di domande presentate da soggetti di età inferiore a 36 anni o da imprenditrice donna.
Per ciò che concerne, invece, la concessione di incentivi alle nuove assunzioni di disoccupati, sempre il Comune di Amandola e l’Assessorato Attività Produttive e Lavoro fanno sapere che «la Regione Marche ha pubblicato un bando per la concessione di incentivi alle imprese e ai liberi professionisti operanti nel territorio regionale per favorire le nuove assunzioni di disoccupati. Le domande sono presentabili dalle ore 10 del 15 luglio 2024, data di apertura, fino alle ore 13 del 31 dicembre 2024, data di chiusura del bando.
Il bando è rivolto alle micro, piccole, medie e grandi imprese e ai liberi professionisti aventi sede legale/operativa nella Regione Marche che intendono assumere soggetti aventi i seguenti requisiti: disoccupati iscritti al centro dell’impiego, residenti in un comune della Regione Marche e aventi età pari o superiore a 18 anni. Se stranieri, i soggetti dovranno essere in possesso di un regolare permesso di soggiorno che consenta l’esercizio di un’attività lavorativa, o che abbiano avviato la procedura per la richiesta del rinnovo».
Al finanziamento potranno accedere esclusivamente le assunzioni effettuate dopo la presentazione della domanda di contributo. Sono finanziabili le assunzioni con contratto di lavoro subordinato: a tempo indeterminato full time con un contributo massimo di 26.000 euro per lavoratore, la cui assunzione deve essere garantita per almeno 24 mesi; a tempo determinato full-time con un contributo massimo di 6.500 euro per singolo lavoratore, la cui assunzione deve essere garantita per almeno 12 mesi. Sono escluse tutte le altre tipologie di contratto.
Ogni impresa può accedere ad un solo finanziamento per un importo massimo di 52.000 euro per più assunzioni, le quali devono essere inerenti a sedi operative ubicate nel territorio regionale.
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