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Concessione del porto, la Marina annuncia battaglia. L’ad Marconi: «Ricorriamo al Consiglio di Stato»

PORTO SAN GIORGIO - Come era prevedibile la società Marina ricorrerà al Consiglio di Stato contro la pronuncia del Tar Marche che ha di fatto respinto il ricorso del concessionario contro il provvedimento di revoca della concessione demaniale del porto turistico per il mancato pagamento di 970 mila euro di canoni.

di Sandro Renzi

Come era prevedibile la società Marina ricorrerà al Consiglio di Stato contro la pronuncia del Tar Marche che ha di fatto respinto il ricorso del concessionario contro il provvedimento di revoca della concessione demaniale del porto turistico per il mancato pagamento di 970 mila euro di canoni. Provvedimento che era stato adottato dal Comune nella primavera del 2023, determinando uno strappo insanabile tra le parti che stavano cercando una soluzione al problema dei canoni stessi e non solo.

Da quel momento, infatti, Marina e Comune si sono parlati a distanza tramite mail, conferenze stampa e ovviamente nelle aule giudiziarie. «Siamo rimasti stupiti dalla rapidità con la quale è stato emesso il provvedimento. Francamente non ci aspettavamo questo esito. Insieme ai nostri legali studieremo la sentenza del Tar ma possiamo già affermare con certezza che ricorreremo al Consiglio di Stato e chiederemo una sospensiva cautelare» così l’ad della Marina, Renato Marconi. Il Comune, come già detto, può richiedere di escutere la polizza fideiussoria per le vecchie annualità e incassare i 970 mila euro di canoni richiesti. Nulla invece per le annualità 2023 e 2024. Se, come è altamente probabile, la sospensiva verrà accolta, tutto o quasi ripartirà da zero. Querelle nuovamente “congelata” in attesa della sentenza di appello. «Partita aperta» chiosa Marconi che non pare per nulla intenzionato a darsi per vinto.

 

Porto, c’è la sentenza del Tar. Irricevibile il ricorso della Marina contro la revoca della concessione

 


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