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Affaire porto, il Pd pretende chiarezza: «In gioco il futuro della struttura, ma dall’Amministrazione solo silenzio»

PORTO SAN GIORGIO - Conferenza stampa del Pd sul porto. A parlare Claudio Brignocchi che apre ad un confronto con l'attuale Amministrazione per «non perdere tempo sul futuro di questa struttura. Ci preoccupa invece il silenzio degli amministratori».

di Sandro Renzi 

Il porto e le ultime vicende giudiziarie  che hanno interessato la struttura, non ultimo il ricorso della Marina che il Tar ha respinto autorizzando l’escussione della polizza fideiussoria e avvalorando il provvedimento di decadenza della concessione approvato dal Comune nel 2023, sono al centro di una conferenza stampa del Pd sangiorgese. In prima linea la vicesegretaria Roberta Bonanno, l’ex sindaco e capogruppo in Consiglio, Nicola Loira, Carlo Paci del direttivo,  i consiglieri Catia Ciabattoni e Elisabetta Baldasarri. «Avevamo condiviso la linea dell’Amministrazione comunale lo scorso anno, ma non certo sul dopo, in caso di decadenza della concessione. Di questo non si è parlato più. Vorremmo che si prendesse atto che non c’è tempo da perdere per organizzare le prospettive del porto. Ma si protrae il silenzio degli amministratori. Se la Marina farà ricorso al Consiglio di Stato vedremo, intanto si tratta di mettere in piedi una ipotesi di gestione transitoria per arrivare ad un nuovo soggetto che abbia le capacità ed i requisiti per dare attuazione al piano regolatore». Così Claudio Brignocchi che torna a proporre, tra la altre cose, un bando per 50 anni con l’obiettivo di individuare un nuovo concessionario alla luce di quanto stabilisce la sentenza dei giudici amministrativi. «E’ un passaggio delicato ma anche pieno di opportunità. Dobbiamo studiare e scegliere le migliori soluzioni per individuare il nuovo soggetto. Siamo disponibili a dare il nostro contributo, abbiamo anche idee sulle quali confrontarci, si metta sul tavolo subito la questione. Prima ci organizziamo e prima possiamo muoverci».

Il Pd respinge il modus operandi che ha caratterizzato la progettualità del nuovo lungomare sud, tiene e precisare la Ciabattoni, che invita ad un confronto diretto ed immediato. Le fa eco Nicola Loira. «In due anni è cambiato lo scenario -ricorda Loira- abbiamo bisogno di un soggetto che dia impulso agli investimenti e metta a terra la progettualità prevista dal piano regolatore». Su un altro punto i dem sono coerenti con l’ultima conferenza stampa: no allo spacchettamento e no alla gestione in house. I dubbi del partito sono tanti. Chi e come si farà il bando? Come si uscirà dall’impasse, soprattutto se è prevedibile un ricorso al Consiglio di Stato come annunciato dalla società? «L’Amministrazione sia chiara e dica cosa voglia fare» rimarca Loira. 

 


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