di redazione CF
«Da quando hanno tolto i pannelli, in casa ci piomba di tutto. L’ultimo fatto? Giovedì mattina è scoppiata una ruota in autostrada e nel nostro cortile è schizzato un frammento dello pneumatico esploso. Abbiamo anche dei bambini ed è ora che qualcuno trovi una soluzione a questa situazione surreale e pericolosissima». A parlare è Simona Tosti. Lei, con la sua famiglia, vive in una casa in contrada Cantagallo, a Fermo. Che, nel linguaggio, diciamo così, autostradale, equivale al chilometro 283/284 dell’A14, sponda ovest.
Entrando nel cortile di casa sua qualcosa di anomalo balza subito all’occhio. La casa è a ridosso dell’autostrada. Questione di centimetri. L’A14 è lì, a portata di mano. Solo una semplice recinzione (privata) a fare da divisorio. Fino a qualche anno fa la proprietà di Tosti era divisa dall’A14 dai pannelli in vetro. Una schermatura che, oltre ad attutire i rumori, evitava anche che qualcosa, come appunto delle ruote, potesse piombare in casa. «Ma quei pannelli sono stati tolti all’inizio del primo lockdown – racconta Tosti – dopo varie richieste e solleciti a riposizionare qualcosa che possa proteggere la nostra casa, tutto caduto nel vuoto, oggi iniziamo ad essere davvero stanchi e, soprattutto, seriamente preoccupati. Se quei resti di ruota, esplosa a pochi centimetri dalla nostra casa, avessero colpito i nostri bambini?» l’interrogativo, inquietante.
«Come se non bastasse, nel tratto autostradale che confina con la nostra casa c’è anche una buca. Lascio immaginare I rumori al passaggio dei veicoli, soprattutto dei mezzi pesanti. E, ciliegina sulla torta, se qualcuno decidesse dalla corsia d’emergenza dell’autostrada di scavalcare la nostra cancellata? Ce lo troveremmo dentro casa. Abbiamo anche chiesto di far installare, in attesa di nuovi pannelli, una recinzione. Ci hanno risposto che lo avrebbero fatto ma ancora non si vede nulla».
Ma perché quei pannelli sono stati tolti? «A noi hanno detto che – conclude Tosti – sono stati rimossi per un controllo. Ma poi sarebbero stati rimessi, o sostituiti. Fatto sta che tra Autostrade e Ministero non si riesce a venire a capo di chi sia la competenza. E noi rischiamo ogni giorno».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati