«È avvilente constatare che il primo atto politico della Giunta Leoni, insediatasi da poco più di un mese, sia l’aumento delle indennità percepite dello stesso Sindaco e dai suoi assessori. Un’azione che non ha alcun rispetto dell’etica e della morale propria di chi governa la cosa pubblica e lo fa in un piccolo comune, dividendosi tra vita privata ed un impegno di enorme responsabilità che è servizio alla comunità, non professione».
Ad esprimersi su quanto avvenuto nella serata di venerdì nel corso del consiglio comunale, sono i consiglieri di Nuovamente per Monte Urano. «Oltre a quanto attualmente percepito dalla giunta, si va a registrare un aumento degli stipendi degli amministratori pari a 21,5 mila euro per il 2025 e a 31,5 mila euro per il 2026. Per farlo è stata approvata una variazione al bilancio di previsione 2024 – 2026 con un taglio alla voce “Attività culturali e interventi diversi nel settore cultura“. In qualunque settore, gli aumenti di stipendio, che in questo caso gravano sul bilancio comunale e impoveriscono il settore culturale, arrivano all’ottenimento di un merito o vanno a compensare un buon lavoro svolto. In questo caso il lavoro è ancora tutto da iniziare, a fronte delle promesse fatte da Leoni e i suoi in campagna elettorale, quando si millantavano interventi operativi già nei primi 90 giorni di mandato. Non solo, perché se alla giunta Canigola veniva rimproverata una mancanza di attenzione alla vita culturale di Monte Urano, ad oggi questo stesso settore viene depauperato di risorse». I consiglieri di opposizione di Nuovamente per Monte Urano hanno contestato aspramente un atto legittimo «ma contrario ad un etica mai tradita dalle precedenti amministrazioni. Ci chiediamo ora se, nei prossimi anni, il compenso della Giunta sia destinato ad aumentare ancora, ma soprattutto su quali altre risorse si andranno a mettere le mani pur di far quadrare gli stipendi?» è la chiosa.
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