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Cas alla “Montagnola”, sospesa la collocazione dei richiedenti asilo dopo l’incontro tra residenti e amministrazione

PORTO SANT'ELPIDIO - I promotori della petizione hanno chiesto un incontro urgente, che si è svolto in settimana, all'amministrazione comunale. Oltre al sindaco Massimiliano Ciarpella ha partecipato il consigliere regionale Andrea Putzu. I tempi erano piuttosto stretti: leggendo il bando, i posti da riservare all'accoglienza migranti avrebbero dovuto essere disponibili già da fine luglio. A quanto pare, la mediazione degli amministratori locali (anche se la competenza rimane in carico alla Prefettura), ha prodotto risultati. La collocazione dei richiedenti asilo è stata sospesa, in attesa che vengano rivalutate le caratteristiche dell'immobile in zona Montagnola

Nelle ultime settimane a Porto Sant’Elpidio si è diffusa la voce dell’imminente apertura di un Cas, Centro di accoglienza straordinaria per extracomunitari richiedenti asilo. Il progetto è coordinato dalla Prefettura, che il mese scorso ha pubblicato un avviso per manifestazione d’interesse ad enti o cooperative abilitati, per garantire complessivamente un totale di 190 posti, dislocati su più sedi. Tra gli immobili individuati c’era anche una parte di fabbricato in zona Montagnola, del Comune elpidiense, in un quartiere densamente abitato.

Il passaparola è corso velocemente, insieme alle perplessità dei residenti, che hanno anche preparato una petizione, protocollata nei giorni scorsi in Comune con più di un centinaio di firmatari, in cui hanno chiesto di valutare la fattibilità del progetto ed eventualmente di negare l’autorizzazione. Tra le ragioni della contrarietà, il fatto che il locale da adibire ad accoglienza migranti si troverebbe all’interno di un condominio e che avrebbe avuto metrature piuttosto ridotte rispetto al numero di persone da accogliere, si parla di una dozzina di richiedenti asilo. Probabilmente non hanno contribuito ad una serena accettazione degli ospiti in arrivo i recenti episodi di violenza in città, in buona parte dei casi commessi da giovani di origini nordafricane.

I promotori della petizione hanno chiesto un incontro urgente, che si è svolto in settimana, all’amministrazione comunale. Oltre al sindaco Massimiliano Ciarpella ha partecipato il consigliere regionale Andrea Putzu. I tempi erano piuttosto stretti: leggendo il bando, i posti da riservare all’accoglienza migranti avrebbero dovuto essere disponibili già da fine luglio. A quanto pare, la mediazione degli amministratori locali (anche se la competenza rimane in carico alla Prefettura), ha prodotto risultati. La collocazione dei richiedenti asilo è stata sospesa, in attesa che vengano rivalutate le caratteristiche dell’immobile in zona Montagnola.

redazione CF


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