Edilizia: la patente a crediti non rappresenta lo strumento idoneo a qualificare le imprese e innalzare i livelli di sicurezza. A ribadirlo è la Cna di Fermo per voce di Loris Antolini, imprenditore e presidente di Cna Costruzioni: «Il nostro è un giudizio complessivamente critico – rimarca – ma nonostante questo Cna partecipa agli incontri tecnici al Ministero del Lavoro, nell’ottica di offrire contributi per migliorare l’impianto normativo a favore delle micro e piccole imprese».
«Il Ministero – dichiara Andrea Caranfa, direttore Cna Fermo – si è dimostrato disponibile al confronto e a definire un quadro normativo improntato a maggior chiarezza e trasparenza, oltre ad aver accolto alcune richieste finalizzate a limitare l’impatto della patente a crediti. Cna ha proposto l’ampliamento delle casistiche per l’attribuzione di ulteriori crediti, e l’incremento dei crediti per ciascun biennio successivo al rilascio della patente in assenza di violazioni. Secondo la nostra associazione di categoria – spiega Caranfa – permangono criticità e incertezze: dalle procedure telematiche di rilascio della patente alla sospensione cautelare fino al mancato coinvolgimento delle associazioni dei datori di lavoro nelle commissioni che dovranno valutare la congruità dei corsi di formazione per il recupero dei crediti decurtati».
«Senza dimenticare – aggiunge Antolini – i tempi strettissimi per il rilascio delle patenti a crediti, in Italia saranno circa un milione entro la fine di settembre. Per questo abbiamo chiesto al Ministero del lavoro di verificare con attenzione nei prossimi mesi la concreta attuazione del provvedimento e gli effetti prodotti. Come Cna siamo a disposizione per partecipare alla definizione di misure di miglioramento dello strumento».
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